Citazione:
Originalmente inviato da saviothecnic Grazie Wikipiero per mettere a disposizione di tutti
la tua esperienza professionale.
Io sono alla ricerca di fere piccole da 2 a 3mm con tagliente
da 15 18mm dato che devo tagliare del multistrato di pioppo
E fino ad ora in giro le frese di quel diametro hanno tutte
un tagliente più corto max 12mm avete qualche Link dove prenderle online.
Dalla tua esperieza ci sai spiegare quando usare una fresa
monotagliente bitalgiente ecc ecc
e come capire affondamenti passi in Z e i vari parametri di fresatura?
Per esempio io ho provato le 626 di MjCnc ma quando taglio multistrato
mi esce sempre la peluria del tagflio che poi devo rifinire con cartavetro
Questa fresatura diciamo non pulita è colpa dell della fresa che non è idonea o io che sbaglio p parametri di fresatura?
Grazie |
Le dimensioni degli utensili sono normate e per una fresa d=3 mm il tagliente è di 10.5 mm più qualcosa per l'uscita della mola che da loro la forma, ciò non significa che non si possano trovare frese frese fuori norma con taglienti più lunghi, le norme prevedono invece diverse lunghezze per l'utensile intero (extracorto, corto, normale, lungo ed extralungo). In ogni caso i costruttori di utensili sono ben in grado di costruire frese "a disegno" che costano poco più di quelle standard. Ricorda che non è raccomandabile usare una fresa da 3 mm con uno step verticale maggiore di un paio di mm amenochè tu non stia fresando burro o simili.
Riguardo ai parametri di fresatura: diversamente dai metalli per i quali gli utensilieri forniscono tabelle da seguire ad occhi chiusi (beninteso: utilizzando macchine professionali), per legni e plastiche non esiste quasi nulla e bisogna affidarsi all'esperienza ed a qualche regola universale. Il materiale di costruzione della fresa ed il materiale da fresare definiscono la "velocità di taglio", cioè la velocità tangenziale della fresa e di conseguenza, considerato il diametro, è fissata anche la velocità di rotazione. Si considera poi un "avanzamento per dente" che dipende da un mucchio di fattori tra i quali il materiale da fresare, la geometria della fresa ed i passi laterale e verticale. Con velocità di rotazione ed avanzamento per dente possiamo ricavare la velocità di avanzamento. A questo punto è chiaro che maggior numero di taglienti (denti) = maggior avanzameno, see... magari... il fatto è che con il doppio di denti non si ha il doppio di capacità di espellera trucioli e contemporaneamente la fresa non è altrettanto rigida e robusta, quindi potrebbe vibrare o addirittura rompersi.
Recentemente ho tagliato del compensato di betulla da 1.5 e 3 mm con i seguenti parametri: fresa pari (piatta, a candela) in HM D=3mm, Z(numero di taglienti)=2, 27.000 rpm, avanzamento 500 mm/min, raffreddamento ad aria passo verticale forse 0,5 o 1mm non ricordo, avanzamento in concordanza. Il taglio era perfetto.
Ci sono da considerare alcune cose: il mio elettromandrino non fa più di 27.000 giri/min ma una fresa del genere dovrebbe girare a circa a 80.000-100.000 rpm, ergo l'avanzamento era volutamente rallentato. Il legno va sempre tagliato in concordanza. Il massimo della qualità si ottiene tagliando prima con un offset (sovrametallo) di qualche decimo e a step verticali, poi si fa una passata unica a offset 0, questo perchè quando chiediamo ad un utensile di lavorare con tutto il suo diametro esso tende a vibrare ed a lasciare vari tipi di difetti di taglio.
Un esempio per li taglio di una tavola di MDF da 30mm: fresa in HM, pari, con rompitruciolo, D=16, Z=4, rpm= 18000, avanzamento 20.000 mm/min, passo verticale 8mm max.
Infine okkio: per il legno si devono usare frese da legno, per il metallo frese per quello specifico metallo, per la plastica...dipende, di solito frese da legno, per i compositi frese da compositi, le differenze sono abissali sia come qualità che come durata e prestazioni!
a presto,
Piero