Mi pare che in fondo tu abbia gia' scelto, ma vedi nei crash piu' spesa di quella che c'e' effettivamente. Un amico che correva con le macchine dice che con quelle spendeva molto di piu' che con l'eli. Per assurdo se non cadi mai non hai nessuna spesa aggiuntiva
E se cadi? In un crash medio di un t-rex se ne vanno le pale, una o entrambe le pinze portapala con annessa levetta di comando, si storce la flybar o si rompe un paddle della stessa. A seconda della dinamica le pale possono beccare il tubo di coda, o l'impennaggio orizzontale, potrebbe cedere un carrello o l'ingranaggio principale, si potrebbe sgranare un servo, ma di solito non succedono tutte le cose assieme, per cui in media con un 30 euro si rimette a nuovo, a volte di meno, a volte di piu'.
Poi facendo le cose con un po'di calma, e soprattutto montando elettronica buona gia' in partenza che permette di avere un modello controllabile senza comportamenti strani, non e' detto che i crash debbano essere cosi' frequenti. In 140 batterie sono caduto 4 volte, di cui una per interferenza (si e' spento il motore in virata rasoterra) , una per vento troppo forte, e due per errore mio. Certo forse ho "osato" poco, preferendo riportare indietro il modello sano (cosa che invece non faro'da qui in avanti
).
E questo apre la seconda parte del discorso. Da come hai scritto, ma posso sbagliarmi, mi sembra che ti interessi particolarmante l'aspetto "uso" del modello (e perche' no anche l'apparenza), pero' l'elimodellismo richiede anche una certa passione per l'aspetto "non volo", lo studio della meccanica e dei settaggi, l'esercizio al simulatore, la sfida con se stessi nel domare un mezzo complesso e la voglia (quasi masochistica) di provare e riprovare. Dico questo perche' l'elicottero all'inizio e' molto frustrante, i risultati si vedono dopo molto tempo, si arriva periodicamente a dei punti morti che sembra di non riuscire a superare, e allora per non buttare tutto nel cesso devono esserci dietro anche le altre cose che ho elencato
