24 aprile 10, 16:39
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Data registr.: 01-12-2009 Residenza: Desenzano
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Originalmente inviato da wikipiero quello del sasso nel lago non è un esempio calzante: l'avvicinarsi delle creste a "prua" e l'allontanarsi delle creste a "poppa" non misura la frequenza ma la lunghezza d'onda (legata alla frequenza tramite la velocità di propagazione), in più, un osservatore solidale con la sorgente d'onda vedrà un treno d'onde stazionario, per lui le onde non si muovono affatto (=niente oscillazione, niente frequenza). Ancora, su acque "fonde" la velocità di propagazione delle onde non è costante ma è inversamente proporzionale alla radice quadrata della lunghezza d'onda (motivo per il quale le onde arrivano in spiaggia sostanzialmente parallele alla costa a meno di forti perturbazioni tipo vento o maree), stò debordando quindi mi fermo. Il fatto è che l'onda di pressione che parte dallo scarico, arriva in fondo all'espansione e torna allo scarico impiega per questo tragitto sempre lo stesso tempo, sia che il modello sia fremo sia che il modello si muova, certo, dipende dalla velocità dei gas di scarico (e anche da altri fattori) che è costante (fissato il numero di giri del motore) rispetto alla marmitta. Il reciproco di questo tempo non è altro che la frequenza di risonanza che deve essere uguale al numero di giri del motore (okkio alle unità di misura, le frequende di solito si misurano in Hz=1/s, il numero di giri dei motori si misura in rpm=1/min). | scusa, ho scritto una stupidaggine in merito alle onde che arrivano parallele alla costa: quel fenomeno è legato alla propagazione delle onde in acqe basse.
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