Discussione: club ESKY HONEY BEE Fp
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Vecchio 08 aprile 10, 09:29   #5951 (permalink)  Top
rugrug
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Originalmente inviato da nicknack Visualizza messaggio
hehe... lo so lo so, ma era la prima sera 'apparentemente' senza vento dopo giorni di pioggia o vento, io avevo appena comprato la videocamera e volevo provarla... ed ero andato a trovare la nonna di cappuccetto rosso: c'era bosco dappertutto!
cmq tu sei "giustificato"....
io anni fa qulache giorno dopo Natale fui invitato per un voletto di piacere su un Piper con un pilota che aveva il brevetto e la relativa esperienza di volo di 27 anni...
Ebbene siamo partiti che le condizioni aerologiche erano così così...io ho detto "ma il vento mi pare strano..." e lui "ieri era ottimo..." (ed io, di fronte ad uno che volava da 27 anni mi sono tenuto i miei ragionamenti per me...)

Appena in aria sopra il mare abbiamo sentito i primi "scossoni"... più andavamo verso sud, meno si ballava... a Viareggio abbiamo fatto dietro front...
tornati verso la "base", la situazione era peggiorata... si ballava il rock&roll...

Mentre faceva il "sottovento" del circuito a "C", tanto tanto... ma quando ha fatto per mettere giù l'aereo sullo specchio del campo, ci siamo beccati una raffica da ore 7-8, ci siamo imbardati a sinistra di almeno 30°, allora lui ha detto "forse devo "riattaccare" per cui non ti preoccupare...".
Le ruote hanno sfiorato il terreno, l'aereo era troppo veloce, lui ha capito che la pista se la mangiava tutta e andava a far la conoscenza della rete di fondo campo, ha ridato gas e flap e via di nuovo sopra il mare, dove i nostri corpi, nello stretto di un aerucolo a due posti scarni, si toccavano dalle scosse. Finalmente ha chiesto alla torre di controllo la direzione del vento... veniva da terra, dai monti, al contrario del solito, al contrario di quando eravamo partiti (infatti nel fallito atterraggio di prima c'eravamo beccati una rafficaccia di coda...). Ho pensato che era il momento di pregare, che non so come né se avremmo posato quel carrello triciclo di nuovo su un prato, o forse sull'erba delle Praterie di Manitù ? Alla normale ed inevitabile consapevolezza di chiunque di una situazione difficile se non pericolosa, in me si aggiungeva quella tecnica e ancora più terribilmente consapevole di chi conosce l'aria, la sua forza vitale e le sue "bizze"...

Va da sé che ha invertito la direzione di atterraggio, dal mare verso i monti...
c'è il mare, poi la spiaggia, una pineta, il campo...
mentre smaltiva gli ultimi metri, una discendenza mostruosa, i pini troppo "Pini", il campo troppo "-ampo, -ampo...", lui che diceva "in tanti anni non ho mai visto una cosa del genere, tutto motore e tutto flap e va ancora giù a bestia..." Ho pensato che sarei morto, ormai l'indice % era salito ben oltre i 3/4...
In 2-3 secondi il "vuoto d'aria" ha allentato la morsa, i pini sono rimasti pini, e infine l'angusto trabiccolo volante ha posato le sue tre ruote, tutte insieme, sul prato-prato...
La manica a vento diceva ormai chiaramente che il vento era cambiato di brutto, dal momento del decollo, e che la mia sensazione di giornata "strana" e i dubbi se andare in volo erano pienamente confermati.

Raggiunta la zona torre dove c'era un gruppetto formato da un altro pilota con tre amici che aveva portato in volo poco prima di noi, costui ha così commentato "volevo portare questi amici a fare un volo sui monti ma a 5000 piedi l'aereo non si teneva e sono sceso...", e il mio pilota: "che roba, ma lui l'aveva detto stamani, che lasituazione non lo convinceva... di meteo ci capisce più di noi..."

Questa storia per dire che la consuetudine e la non conoscenza portano a sottovalutare o non valutare certi segnali...

EPILOGO: la mattina quando ero uscito di casa verso le 9 (al tempo abitavo a due km da questo piccolo aeroporto turistico) l'aria era "apparentemente" calma. Al ritorno, verso le 11, anche gli alberi nudi di foglie scuotevano nel vento rafficato...
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il Limbo è peggio dell' Inferno perché non ha porte né scale per il Paradiso // la mia moto va a benza, il mio eli a lipo, io a metafore... e para-dossi. E presto anche a lama da taglio
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