Allora..:-)
Ritengo questa domanda molto simpatica e meritevole di una risposta
Quando parliamo di "caricare una batteria", qualsiasi sia la tipologia della coppia di riduzione che è contenuta dal suo involucro (ni-cad, Li-Fe Li-po ecc...), significa che fornendo una differenza di potenziale ai due poli, e quindi una corrente che giri nel giusto verso (polarita'), in un certo senso carico di elettroni il materiale della batteria che ha tendenza a perderne in grande quantita' se alla batteria ci attacco un utilizzatore, per "perdere" non intendo che gli elettroni escono dalla batteria senza farne piu' ritorno (e quindi potresti avere anche una perdita di peso come un serbatoio che si svuota!) bensi un passaggio di cariche dal lato della batteria che si priva di elettroni a quello che invece tende a ridursi e quindi ad accettare elettroni, se tra il polo positivo e quello negativo ci sta un utilizzatore come un motore elettrico, il passaggio di elettroni opportunamente usato puo' generare una forza elettromotrice...
La quantita' di elettroni che possono scambiarsi le coppie di riduzione varia in base alla natura dei materiali utilizzati, esempio la coppia Ni-cad ha una differenza di potenziale di 1,2v, mentre quella Li-fe credo 3,4v...ma potrei sbagliarmi
In sostanza quando "carichi" una batteria non aggiungi niente, induci solamente le cariche ad andare contro il verso della naturale reazione di riduzione (passaggio di elettroni dal materiale piu' elettronegativo a quello meno elettronegativo) che i due materiali utilizzati per fare la batteria...
http://it.wikipedia.org/wiki/Ossido-r Pila di Volta - Wikipedia Accumulatore agli ioni di litio - Wikipedia