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Vecchio 07 marzo 10, 12:00   #7 (permalink)  Top
Renato Privitera
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Quando ho iniziato con l'aeromodellismo, il primo passo di tutti era quello di passare per il commercio ( nel mio caso Aeropiccola ).
Successivamente il contatto col campo volo e poi con chi ( era una cosa naturale allora) faceva gare, ti faceva considerare i modelli commerciali come buoni per iniziare e basta, perche' se volevi crescere dovevi farlo da te o riprodurre i modelli "buoni", che non si trovavano quasi mai proposti in commercio, ma solo in disegni ottenuti col passamano.
Solo nell'ambito del radiocomando, dagli anni 70 in poi, il mercato ha fatto breccia, restando pero' i migliori negli ambienti di gara a continuare lo sviluppo dei modelli propri.
Mi stupisce enormemente che si sia del tutto persa la capacita' creativa insita nel modellismo, che metteva di fatto in inferiorita' l'immagine di chi si limitava alla sola scelta dei modelli commerciali.
Forse un altra dimostrazione del prevalere dell'avere piuttosto che dell'essere.. ....molte volte giustificata con la mancanza di tempo o di capacita' (ma la capacita' di costruire la si imparava ! )
Che poi i produttori non producano che per un mercato sicuro e dai numeri sicuri, e' dovuto non da loro ma dalla richiesta !
Provate a pensare cosa succederebbe se quasi tutti si vergognassero di andare al campo con un modello non costruito da loro...........
Renato Privitera non รจ collegato   Rispondi citando