Infatti ti ringrazio per aver segnalato la novità. Per quanto mi riguarda ogni prodotto nuovo o diverso dagli altri è sempre una cosa positiva, se non altro perchè offre lo spunto per fare comparazioni e riflessioni.
Trovo interessante il confronto con i glow 2T di classe .90 perchè lì, effettivamente, i costi delle miscele a base alcol cominciano a farsi sentire, visto i consumi, e di conseguenza anche le dimensioni dei serbatoi. Trovavo già interessante il BME .90 che è di fatto un ST G90 leggermente modificato nel carter, con nuova biella con gabbia a rulli sul piede, convertito a bezina con relativa accensione spark. E' abbastanza comprensibile come progettando dall'inizio un motore nuovo si riescano ad evitare anche i limiti che i sitemi di conversione dei motori nati glow comportano.
Confesso però che mi piacerebbe continuare a vedere la valvola anteriore tradizionale sull'albero, almeno fino al 20cc. Non è che me ne intenda un gran che ma i gruppi lamellari sui motori piccoli mi danno l'impressione di essere qualcosa di complicato, delicato e velocemente usurabile. Probabilmente mi sbaglio...per lo stesso motivo non mi sono mai piaciute le valvole a disco posteriori (meglio il tamburo posteriore tipo Rossi) e nei 4T sono molto attirato dall'RCV (quello più tradizionale, con cilindro perpendicolare all'asse elica).
Secondo me, in tutti questi anni, con tutti i suoi difetti, il glow ha però dimostrato una cosa: che si può costruire un motore abbastanza affidabile con pochissimi pezzi, poca manutenzione e senza bisogno di un impianto di accansione a bordo. Penso che ai tempi il passaggio dal sistema spark alla glow plug sia stato festeggiato come la liberazione da una schiavitù!
Ora abbiamo visto gradatamente sparire i grossi glow tipo il G4500, giustamente in favore dei benzina molto più affidabili ed ecomomici. E' evidente che su aerei di quelle dimensioni (e costi) un motore a benzina più sofisticato è assolutamente ben accetto, come tutti i vantaggi che ne derivano.
Il problema si pone quando, con le tecnologie che si sono acquisite con i grossi benzina, si vuole incominciare - come nel nostro caso - a ridurre le dimensioni rosicchiando quote di mercato ai più piccoli glow.
Secondo me questo processo è sacrosanto e motivato ma - è mia personale contestabilissima opinione - si deve accompagnare ad un processo di semplificazione in modo che il risultato possa essere effettivamente qualcosa di intermedio tra la semplicità, praticità e poca manutenzione dei glow e la
complessità meccanica dei grossi benzina. Questo anche nei costi di acquisto e manutenzione. Forse un po' come è avvenuto nel caso dei netbook derivanti dai notebook.
Scusate la logorrea...!
Saluti.