Complimenti a te per l'accuratezza, ottime le controventature che hai realizzato.
Per la verniciatura del modello, io all'epoca utilizzavo vernici nitro opache perchè piu leggere delle sintetiche e delle bicomponenti, che poi ricoprivo con un paio di mani di vernice antimiscela trasparente lucida.
Però io utilizzavo la tela sulle ricoperture, non ho esperienza dei moderni materiali tranne qualche applicazione col monokote.
Le riproduzioni, quelle modellistiche radiocomandate sono il piper cub e lo smith miniplan ambedue da disegni SIG, p51d dai disegni marutaka, f4u-1a corsair dai disegni di brian taylor, fiat g55 centauro dai disegni di Giorgio Gazza, ford Flivver autoprogettato, Caproni Ca100 autoprogettato, tutte vendute quando iniziai l'avventura 1:1 (ma conservo i disegni
) tranne il caproncino e il fiat g55 che hanno fatto il botto a causa dei miei pollici tamarri.
Per le riproduzioni VVC, spitfire e fiat g59 dai disegni aeropiccola (all'epoca con il VVC facevo soprattutto velocità).
Per le foto qualcuna ne ho, però mi devi dare il tempo di frugare tra le mie cose e di scannerizzarle perchè all'epoca non esistevano le digitali.
Comunque, lo stits playboy non era costruito in serie, si tratta di un homebuilt, proprio il tipo di costruzione che faccio io, per cui le verniciature non erano standardizzate ma seguivano il gusto del proprietario/costruttore; in ogni modo la maggior parte degli interni veniva lasciata del colore del primer.
La fusoliera era un traliccio di tubi d'acciaio saldati cromo-molibdeno, mentre le ali erano in legno di spruce (sitka circensis) e compensato di betulla.
Se guardi la foto col cruscotto che ti ho già postato, si intravede il traliccio di tubi che potresti fare con gli stuzzicadenti e color grigio primer; a proposito: la manopola in basso a sinistra col pomello rosso è l'arricchitore, mentre il pomellino nero in basso a destra è lo starter (choke).
La manetta del gas (throttle) non è visibile ma su quello con cui ho volato era montata sulla fiancata sx.
il sedile era realizzato in tubi d'acciaio con la spalliera e la seduta in cuoio (stuzzicadenti, colla e un ritaglio di similpelle
).
Per quanto riguarda il "dare del lei" ad un aeroplano, è un modo di dire di noi piloti quando abbiamo a che fare con aeroplani che in determinate situazioni richiedono molta attenzione nelle manovre: è il caso della maggior parte dei velivoli col carrello biciclo in rullaggio, decollo e atterraggio, che avendo il carrello principale davanti al baricentro tendono ad amplificare la tendenza ad uscire di traiettoria richiedendo che il pilota sappia anticipare correttamente con le opportune correzioni.
Saluti