Flyer
La mia interferenza è dovuta al fatto che penso che guardare quanto hanno fatto gli altri sia importante se no si finisce sempre per chiudere un discorso che non ha nulla a che fare con l'aeromodellismo ma a che fare con un modellismo prettamente ludico. Michele Rampone ha lavorato più di un anno solo per cercare l'effimero centraggio del modello, facendo cambiamenti e nelle incidenze e nella posizione del baricentro. La stessa NASA, che ne ha ricostruito uno in scala 1:1 non è riuscita a farlo volare, malgrado avesse fatto una lunga sperimentazione in galleria a vento.
Se il discorso deve rimanere solo sul gioco vi posso dire che negli USA esiste la scatola di montaggio della dimensione di circa 100 cm.di apertura alare.
Io auguro che tutto vi funzioni al meglio ma, avendo visto e aiutato Michele nelle sue peripezie, vi posso garantire che è un modello maledettamente difficile da portare in volo. Nessuno vi vieta di farlo anche in polistirolo ma se si parla di Flyer, almeno io, intendo la riproduzione di quell'aereo e non altro.
L'aeromodellismo per me è sempre stato una scienza esatta fatta di calcoli e di esperienze che sono estrapolate da tutti coloro che ne sanno più di me, purtroppo non ho mai concepito l'aeromodellismo come " se va,va, se non va, chi se ne frega. Con questo non voglio entrare in polemica con chiunque la pensa in maniera diversa dalla mia, ci mancherebbe, ma almeno sapere che un aeromodellista italiano, unico al mondo, e ci hanno provato in tanti, ha ottenuto questi riconoscimenti, mi pareva importante dirvelo.
aldo cantelli
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