Grazie a tutti. La sfida è notevole. Vado per ordine. Il progetto del barchino si può dividere in 4 parti, abbastanza indipendenti: scafo, la propulsione, lelettronica, gli accessori per la pesca. Vi descriverei come pensavo di realizzare ciascuna di queste parti, per confrontarmi con le vostre idee. Una volta deciso come farlo, vorrei individuare subito le cose più critiche e provare a realizzarle o sperimentarle, in modo da evitare di trovare problemi insormontabili alla fine.
SCAFO: Vorrei prendere una cassetta degli attrezzi in plastica di dimensioni adeguate (scafo di poppa), tappare i vari buchi, inserire una guarnizione in gomma, tipo paraspifferi, nel coperchio per far si che sia abbastanza stagna. Tutta lelettronica e propulsione starà qui dentro. La prua (scafo di prua) la vorrei fare in vetroresina, aggiungendo strati su una forma tagliata in polistirolo. A meno dellelica sporgente e delle inevitabili maggiori dimensioni dello scafo di prua, se la cassetta si inserisce allinterno della scafo di prua, ho ottenuto una bella compressione degli spazi (per avere la famosa portabilità). Tutto sommato questo barchino può non essere troppo marino, poiché avrà velocità ridotta (ma grande spinta, quando serve). La ciambella gonfiabile avevo pensato di crearla utilizzando un materassino da spiaggia di quelli fatti a tubi. La difficoltà era la prua tonda o a punta! Ma con lidea di Gav, possiamo forse fondere le due cose (anche se saldare due materiali diversi credo crei difficoltà). I due scafi laterali sono realizzati so con due tubi gonfiabili. Le aste di collegamento dei due scafi con lo scafo centrale devono essere smontabili, potrebbero essere dei quadrelli o tubolari in alluminio, che è un buon materiale resistente allacqua, ma ha il difetto di piegarsi in modo permanente se si superano certi sforzi. Si tratta forse di dimensionare bene. La saldatura del materiale gonfiabile e la rigidità della struttura mi sembrano i due punti critici da provare subito.
Per la parte propulsiva occorre prima che trovi un pò di dati, ma mi volevo orientare su motori di recupero, tipo il tergicristallo di Gav. Ci devo pensare un poco, perché cè anche laspetto termico che non è uno scherzo: lenergia che non finisce in coppia e rotazione dellelica se ne va in calore e stiamo parlando di 500watt (praticamente un fon acceso), per cui occorrerà un circuito idraulico di raffreddamento che prenda acqua dietro lelica e la faccia circolare attorno al motore e forse anche al variatore.
Per quanto riguarda la trazione discontinua e da direzioni diverse che segnala giustamente CRONO, non ho idea di quanto sia gestibile. Sicuramente da lontano è tutto più complicato. Ho però unidea che dirò più tardi per non ingolfare il thread
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