Citazione:
Originalmente inviato da max_c26acro ...avendoci rimesso qualche volta le nocche anche io, mi costruii un attrezzo semplicissimo...: un tondino di legno con una fresatura ad una estremità che permetteva di tenere le mani lontane dal disco dell'elica e permetteva anche di regolare tali spilli, quando non fuoriuscivano dal muso, attraverso un'apposito foro praticato sulle naca motore.
Saluti |
Bella la trovata del tondino attraverso la naca. Oltretutto in caso di qualche musata non vai nemmeno a piegare lo spillo!
La ST faceva anche gli spilli ad "L" di tipo lungo, per farli uscire dalla naca. E' ovvio che a quel punto anche una lieve rotazione del carburatore produceva un discostamento notevole dello spillo dall'elica. Purtroppo quel genere di spilli, ma più in generale tutti gli spilli ad "L" della ST sono ormai introvabili come ricambi (io ho ancora trovato un paio di quelli molto corti per l'X11), cosicchè ho saltato la siepe: mi sono procurato la mini-filiera con quel diametro (2,3mm) e passo (una misura un po' strana che siamo riusciti a trovare con qualche di difficoltà usando uno spillo originale come campione). Adesso, con molta pazienza, Dremel, tela smeriglio e seppia, sono in grado di rifarmi gli spilli da filo di acciaio armonico e mi sento come uno che si è liberato delle scarpe strette!!
Colgo l'occasione per far notare che negli "S" la testa non appoggia su tutta la superficie del rasamento ma la tenuta è garantita da un sottile profilo circolare in rilievo, ottenuto da fresatura, che si appoggia soltanto nella parte centrale. La cosa esige una cautela in più quando serriamo le viti della testa con il famoso metodo "a croce" o "a stella". La prima vite va avvitata tenendo lo stelo del cacciavite tra pollice, medio e indice in modo da avere la sensibilità per fermarsi non appena si raggiunge il fine corsa, senza minimamente stringere. Se così non fosse, alla minima forza esercitata, la testa, facendo leva sul suddetto profilo, si solleverebbe dalla parte opposta e quando andremmo ad avvitare la vite opposta - come vuole la procedura corretta - faremmo leva con un effetto cerniera che danneggerebbe il profilo della testa vicino alla prima vite, schiacciandolo e creando le premesse per una perdita di compressione.
Quindi all'inizio tutte e quattro le viti portate a fine corsa molto delicatamente con lo schema "in croce", poi iniziare a stringere ogni vite con la stessa forza, sempre con lo stesso schema, aumentando la forza di serraggio ogni volta che si reinizia il ciclo Alto-Basso-Sinistra-Destra. 5 o 6 cicli dovrebbero portare le viti dalla condizione di essere appena uniformemente "appoggiate" alla testa, a quella di essere strette con forza ma ben lontane da eccessi che possano portare allo "stiramento" o peggio a spanarne la sede filettata.
Scusate banalità e lungaggini...
Ing.