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Data registr.: 27-08-2003 Residenza: Roma
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| Un po di buonsenso e qualche puntualizzazione...
Mi accingo a scrivere questo articolo, poichè mi è capitato spesso, navigando tra il forum del barone e soprattutto sul forum it.hobby.modellismo di sentirne di cotte e di crude, leggendo spesso consigli da far mettere le mani nei capelli da parte di persone che a mala pena avranno fatto un decollo...Siamo in democrazia, questo nessuno lo mette in dubbio e ognuno può dire la sua, ma certe volte ci vorrebbe un po di buon senso nel consigliare qualcuno a fare una cosa, specie nel nostro hobby, dove un pezzo montato male o un materiale inadeguato, oltre che far rompere il modello (con il conseguente danno economico) potrebbe arrecare seri danni all'incolumità altrui.
Sarebbe buona norma, intervenire solamente quando si è certi del consiglio che si vuole dare, avendolo oltretutto già sperimentato. Infatti, ritengo che:
- nessuno nasce imparato e specie in questo campo non si finisce mai di imparare (spesso ragionando sui propri errori);
- molti hanno una certa manualità nell'assemblaggio ed altri no;
- alcuni (anche con l'ausilio dell'esperienza) sanno valutare a priori i difetti costruttivi o punti deboli di un modello migliorandolo in fase di costruzione, altri, che si attengono scrupolosamente al progetto e alle istruzioni di montaggio ed altri che a volte ci riecono maluccio;
- non è detto che se ho risolto un difetto del mio modello adottando unacerta soluzione che allora quella soluzione diventa una bibbia;
- bisogna avere una certa conoscenza anche dei materiali;
anche se pratico l'aeromodellismo RC da 18 anni, spesso, non me la sento di dire la mia su qualche argomento, ma questa volta, vorrei fare qualche puntualizzazione cercando di dare fra le righe anche un aiuto a chi si sta accostando a questo meraviglioso mondo.
Inizierò a parlare prima di tutto del modello, cercando di analizzare quali sono i pro e i contro degli attuali modelli in circolazione. Innanzitutto, per un principiante un aereo ad ala bassa è da escludere poichè la diferenza sostanziale tra un'ala alta e una bassa è, facendo un esempio banalissimo, come se dovessimo tenere una bottiglia in verticale tenendola sul collo con due dita o sul fondo con il palmo della mano.
La cosa più difficile per chi si accosta per la prima volta al volo radiocomandato, è quella di coordinare i movimenti degli stick, specie nel volo contrario o frontale e determinare l'assetto di volo dell'aereo in determinate fasi, tipo un virata controluce ecc..
Pertanto, cosa molto importante nella scelta del modello è il profilo alare, poichè, questo è quello che determina le caratteristiche di volo dello stesso. Infatti, un profilo asimmetrico (quasi piatto sotto e curvo sopra) molto cicciotto con un diedro alare abbastanza accentuato, determinerà delle ottime doti di volo alle basse velocità, rendendo facile la vita a chi alle prime armi, deve ragionare un attimo, prima di dare il comando esatto. Al contrario, più un profilo diventa simmetrico e sottile, maggiore sarà la velocità di cui il modello avrà bisogno per sostentarsi. Allora ecco che si sfata anche un altro qui pro quo, la velocità non è data dal motore ma dal profilo, non a caso tanti trainer moderni, che potrebbero volare con motorizazioni tipo 29 o 36 montano tranquillamente motori delle classi 40 - 45 - 51 dimostrando ottime doti di volo con una riserva di potenza che non guasta mai.
Altro questione rilevante che si legge sui fornum è la scelta costruttiva del modello del tipo "compro un kit balsa, un ARF o un ARF in plastica?"
Innanzitutto desidero contraddire chiunque asserisce che i modelli in plastica non si riparano o sono difficili da riparare, questo è vero se si usano i materiali normalmente utilizzati per le costruzioni in legno, ma vi assicuro che con una fibra di nylon e colla epoxy 24 ore si possono riparare fusoliere o ali spezzate anche in due tronconi...
Comunque vediamo i pregi e i difetti delle due principali tipologie costruttive:
I modelli in balsa, hanno a mio parere il solo vantagio di essere molto leggeri. Al contrario, richiedono moltissimo tempo per la costruzione e la rifinitura, non è difficile (specialmente se è il primo modello che si monta) sbagliare l'incollaggio di alcuni particolari o svergolare il profilo alare. In caso caduta o di rottura, oltre ad assorbire molto male gli urti (a differenza di aerei con tecnologia in plastica o fibra di vetro) potrebbero servire svariate ore per la riparazione (quando questa è possibile).
Per i modelli in plastica o in vetroresina basta mettere al contrario i pregi e i difetti dei modelli in balsa.
Non ritengo inoltre umiliante, come a detta di alcuni modellisti, andare sul campo di volo con un ARF. I tempi moderni e le consetudini quotidiane (il lavoro, la famiglia, gli amici ecc.) ci consentono poco tempo per il ns. hobby e costruire un kit se non addirittura progettare un aereo sappiamo bene quanto tempo ci costerebbe, quindi, ben vengano gli ARF.
Il peso del modello ha anche questo dei vantaggi e degli svantaggi, infatti un minor peso, significa avere una velocità di decollo e di stallo a parità di profilo alare molto inferiore, ma significa anche avere un modello instabile e molto ballerino in caso di giornate ventose, tanto per fare un esempio, sabato 18 ottobre a roma tirava un vento molto forte e teso, e sulla pista dove volo abitualmente io che avevo un modello di apertura alare m. 1,60 che pesa intorno ai 3,2 kg. ho volato tranquillamente mentre un mio amico che aveva un mdello che pesa intorno ai 2,3 kg. ha faticato molto per farlo stare in volo.
Confesso di aver abbozzato un sorriso nel leggere alcuni post di modellisti che si preoccupavano di aver sforato di 40 o 50 gr. il peso consigliato dalla fabbrica...tranquilli il modello vola perfettamente anche con 500 gr. in più! L'importante è avere una motorizzazione adeguata e regolare correttamente il centro di gravità.
Il motore. Questo è un'altro argomento spaccacervelli e di seghe mentali nei forum...L'OS è il migliore!!...Come va il TT?...è vero che il Super Tigre da problemi?...Come sono gli MVVS?...ecc..ecc...
Anche qui c'è da scrivere un libro con i consigli e le impressioni dei vari modellisti....secondo me comunque una cosa è scontata...Tutti i motori vanno bene, anzi benone! L'importante è saper regolare la carburazione, specie quella del minimo, poichè anche il motore più blasonato ma mal carburato, alla fine diventa un cesso di motore. E' ovvio che poi alcune differenze si notano anche in termini di costo, poichè se un motore costa più di un altro, ci sono delle tecnologie costruttive e materiali (che alla fine si traducono in maggior potenza) che fanno la differenza. Comunque, specie per un principiante, non serve a nulla spendere 170-180 euro per un motore classe 40 o 45 da montare su un trainer o uno sport, che potrebbe essere usato per le competizioni quando, con un 30-40% di spesa in meno si può prendere un altro motore con ottime caratteristiche di spinta e rendimento. Oltretutto, nelle prime cadute dei modelli, non è affatto difficile rompere un collettore, una marmitta o un carburatore, allora, vi accorgerete che per riparare il motore spendere 60-70 euro è semplicissimo.
La radio. Qui è bene spendere qualche euro in più ma fare una spesa buona all'inizio per non avere rimpianti e rimettere le mani nel portafogli in seguito. Per volare non servono radiocomandi ultrasofisticati, ma serve un radiocomando computerizzato con almeno 6 - 7 canali che abbia la possibilità di effettuare le regolazioni e miscelazioni basilari sui 4 canali comandati dagli stick tipo esponenziale e dual rate, regolazione del minimo motore, un canale proporzionale supplementare per miscelazioni tipo flapperoni o butterfly e magari qualche miscelazione specifica per gli elicotteri (hai visto mai che un giorno vi viene voglia di passare dalle ali fisse a quelle ruotanti!!).
Oltretutto, una radio computerizzata, facilita la vita anche nella regolazione delle superfici, poichè, nel caso di un radiocomando tradizionale, per regolare il punto neutro di corsa o l'escursione massima e minima di un servocomando, a volte comporta un'enorme perdita di tempo nella regolazione delle forcelline, e specie sul campo, quando non si può perdere una giornata di volo per le regolazioni e ci si accorge che magari il trim non basta o che quello che era giusto in teoria non lo è nella realtà, allora si apprezzeranno le caratteristiche di questa tipologia di apparecchi trasmittenti.
Io personalmente, utilizzo la mia amata MC18 comprata nel lontano 1988 ed ultimamente ho acquistato una MX22 da utilizzare con il modulo maestro-allievo, ma sia in un caso che nell'altro, questi già sono modelli ultrasofisticati che forse potrebbero essere un pò troppo avanzati per un principiante.
Un saluto a tutti
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