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Vecchio 12 febbraio 10, 22:35   #2 (permalink)  Top
Cesare de Robertis
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Originalmente inviato da luca.masali Visualizza messaggio
Oggi mi è successo un incidente sconcertante, che poteva avere conseguenze drammatiche.

Verso mezzogiorno, mi telefona mia moglie spaventatissima: "corri a casa, è scoppiata una tua batteria".

Mi precipito, e trovo lo studio invaso da fumo acre e puzza devastante. Per fortuna, l'incendio è già stato domato grazie a una secchiata d'acqua.

La lipo incriminata era un pacco da 1800 mah, che è esploso senza alcuna ragione apparente. Il pacco l'avevo assemblato io stesso, un anno fa; era prevista per il Campini, mai costruito, e quindi non ha mai volato ed era sottoposta a una carica di mantenimento a 11 volt.

Ovviamente poteva succedere una tragedia; è stato solo un purissimo caso che mia moglie fosse a casa, normalmente a quell'ora è al lavoro. Non oso pensare a cosa poteva succedere se non fosse stata lì e non avesse avuto la presenza di spirito di buttare un secchio d'acqua sulla scrivania.

Ovviamente la prima cosa che ho fatto è stata acquistare una cassaforte, portarla in garage e usarla come armadietto ignifugo per le batterie.

Non mi era mai capitato nulla del genere! Mai sentito di una lipo che esplode e si incendia senza che fosse in carica, senza che abbia subito danni, senza che sia in corto.

Un paio di anni fa avevo detto che io le conservo nelle cassette d'acciaio da munizioni che si comprano per quattro soldi dai rivenditori di surplus militare. Il più carino ricordo che mi prese per il culo, il più paranoico invece avanzò l'ipotesi che quell'acciaio potesse essere contaminato da chissà quale radioattività. Da allora mi sono stato zitto. Detto questo, non ho capito se il pacco era attaccato ad un caricabatterie (parli di carica di mantenimento...) oppure no. In quest'ultimo caso, a meno che i connettori non siano andati in contatto fra loro, la cosa è assai inquietante.

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