diciamo che tu hai il problema di trasformare una certa energia (potenza) elettreica in lavoro meccanico utile la spinta da parte dell'elica, la formula di riferimento è quella che ti ha dato Baochan; in più puoi considerare il fatto che la potenza P=w*C ossia
alla velocità angolare per la coppia fornita (che è in grado di fornire)
se ora consiri P1 la potenza in diretta P2 con il moltiplicatore poichè la potenza si conserva meno del fattore del rendimento hai che:
P2=P1 rendimento=1 w1*c1=w2*c2 =>
rapporto di riduzione = w1/w2=c2/c1
oppure
P2=η*P1 dove η=rendimento (esempio 0,90) w1*c1=ηw2*c2 ora questo significa che se riduco il motore ho un abbassamento del numero di giri e un aumento della coppia trasmessa. ma perchè dovrei usare un riduttore sapendo che cmq comporta una piccola perdita di potenza?
la risposta sta nel fatto che il rendimento di un'elica generalmente aumenta all'aumentare del diametro delle pale quindi avrei un vantaggio a lavorare con eliche di grandi diametri ma questo mi costringerebbe ad utilizzare motori con molte spire e più pesanti (era così una volta ora non più)
con il riduttore in pratica posso avere la coppia che mi darebbe un motore pesante il doppio con un incremento di peso (quello del riduttore) contenuto.
ora però con i rendimenti degli attuali motori a cassa rotante questa scelta è più problematica e probabilmente per risolvere quelle situazioni in cui devo usare un'elica di grande diametro( vedi anche volo 3d) è conveniente una bella cassa rotante.
per il resto dovresti capire cosa rappresentano in realtà il diametro e il passo di un'elica ;)
come regola pratica considera diametro grande = elevata spinta statica(a basse velocità)
passo grande = curva della spinta più ampia al variare della velocità
eventualmente si può ampliare il discorso
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