Originalmente inviato da Ing.GRIPPAUDO

Heh-heh...c'è una soglia oltre alla quale gli UMANI si fermano...questa è la barriera degli anni '60.

Chiunque (come me) abbia la passione dei micromotori, trova materia di soddisfazione nella generosa produzione degli anni passati, che pur essendo frutto di produzione industriale (parlo di persone che hanno messo lì dei capitali per sfidare i vari McCoy ecc.), mantengono tuttavia il carattere di "pezzi unici", quant'è vero che "quella fresata lì ce l'ha data il Gino..."
Ma tutto questo in un percorso da gamberi che potrebbe oggi partire da una SuperTigre cinese, per scoprire la vecchia fabbrica di Pianoro, la sfida della Rossi nel '70 ed i grandi marchi internazionali degli anni '60. Tuttalpiù possiamo arrivare a rigirarci tra le mani un G20 lappato ed avvertire un senso di vuoto come se maneggiassimo un'utopia!

Qui però è un'altra storia! Questa è MODERNITÀ. Quella di Charlie Chaplin con le due chiavi inglesi tra gli ingranaggi del Nuovo Secolo!

Se è vero che la superficie degli oggetti riesce a trattenere le particelle dell'ambiente che li circonda, tu oggi dovresti avere in casa anche un'orchestra di Swing americana del '40, come quella di Tommy Dorsey, che sta suonando "In The Mood".
Spegni le luci, stacca il frigo...sentirai le note!!

I miei complimenti per l'acquisto!

Ing.