Discussione: FANI: Liberi di Volare
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Vecchio 25 gennaio 10, 10:40   #298 (permalink)  Top
pellikano
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calma calma calma

Non ci siamo capiti.

Un campo di volo è una proprietà privata libera ai soci.
Per accedervi bisogna essere stati invitati o chiedere cortesemente ai soci di poter volare.
O diventare soci.

Per poter volare (questo ovunque) si deve essere in regola con una assicurazione che copra la responsabilità civile verso terzi. O si può anche non avere assicurazione ma si risponde di tasca propria.

Se un campo di volo è federato con una federazione è ovvio che se si vuole far parte dei soci di quel campo ci si deve federare.

Se un campo di volo è libero (ed è consentito non aderire a nessuna federazione: federarsi non è obbligatorio) allora i soci possono tranquillamente NON FAR PARTE di federazioni e associazioni varie.
Era questo che intendevo per non obbligatorietà.

Esempio: la SAM 2001 è una associazione di modellisti old timers che associa persone (30 euro) e rilascia anche assicurazioni (altri 20 euro). Il fatto di essere tesserato SAM consente al socio la possibilità di aderire alle gare SAM, di ricevere una pubblicazione mensile ed un bollettino delle varie mostre e attività.
Se voglio volare presso il campo di volo di Foligno, ad esempio, dovrò pagare 100 euro annui per L'ACCESSO ALLA PISTA ed essere socio di quel club.

Sennò vado a volare sul cucuzzolo di un monte e sono a posto con i miei 50 euro.

Anzi, se io stipulo una polizza personale posso pagare solo quella.
esempio: vado alla Generali, o Reale Mutua e spendo - esagerando - 30 euro e stipulo una polizza rc che copre la responsabilità verso terzi e volo nel territorio nazionale e internazionale ad esclusione degli Stati Uniti e del Canada per i quali c'è bisogno di una polizza a a parte.

Quindi la libertà si riferisce alla possibilità che ho di essere un libero aeromodellista.
In Italia questo è ancora possibile.

È in atto una manovra che vorrebbe far volare gli aeromodellisti solo all'interno di spazi certificati ed approvati. Questa sarebbe la fine del libero aeromodellismo. Volete che vi spieghi anche il perchè?

La Federazione ha ricevuto mandato dall'AeCI di rappresentare l'aeromodellismo sportivo in Italia. Gli sportivi in Italia sono, ad esempio, 200 persone e sono quelli che fanno competizioni. Basta. Tutto il resto è costituito da, faccio per dire, 250.000 aeromodellisti della domenica. Gente da "Tutto Vola", gente che si diverte e non combatte; chiaro il concetto?

NON C'È VERSO DI COSTRINGERE 250.000 PERSONE A FEDERARSI PERCHÈ CHIUNQUE PUò VOLARE NEL PROPRIO CAMPO ED ESSERE AL TEMPO STESSO LIBERO DA LEGAMI DI APPARTENENZA.

In altre parole: un Gruppo Aeromodellistico non ha bisogno di associarsi a nessuno ma, per stare tranquillo, ha solo bisogno di una valida copertura assicurativa.
Basta. Il resto sono chiacchiere.

L'unico modo per costringere le persone a federarsi (vedremo in seguito pro e contro) è restringere ai soli campi di volo approvati la possibilità di volare con gli aeromodelli.

Chiaramente l'approvazione o no di un campo di volo passerà attraverso il giudizio di una giuria. Ma a chi apparterranno tali giudici? Alla Federazione. Quindi sarà facile approvare un campo di volo solo se costituito da soci federati a discapito di quelli, per così dire, "liberi".

È solo un problema di scelta. Io, ad esempio, sono iscritto alla SAM 2001, Al Gruppo di Foligno, sono FIAM in quanto possessore di tessera FAI n.10694 e ritengo sia una grande ingiustizia pagare 80 euro per avere tessera FAI e assicurazione obbligatoria dello sportivo.

Si perchè non so se tutti sanno la vicenda della assicurazione personale dello sportivo.

Se il gruppo aeromodellistico diventa una Associazione Sportiva Dilettantistica (attenti: è il primo passo del tranello) i suoi membri sono degli sportivi a tutti gli effetti. Una legge, detta Legge Melandri, stabilisce l'obbligatorietà della assicurazione personale dello sportivo. Cioè oltre alla rc contro terzi anche l'aeromodellista che si fa male da solo viene ad essere tutelato. Con 50 euro l'anno.

Ma leggete un pò qui cosa si dice circa la Legge Melandri:

Il problema é molto delicato perché il riconoscimento dell'associazione sportiva dilettantistica spetta esclusivamente al CONI e se non c'é l'iscrizione vengono meno tutte le agevolazioni della legge "Melandri" per esempio, una fra tante, la remunerazione agevolata agli istruttori in esenzione fino ai 7500 euro.

Facciamo un passo indietro:il registro delle associazioni sportive dilettantistiche era stato introdotto dall'art.90 della legge 289/2002 (finanziaria 2003) commi 20, 21 e 22.

Tre regioni (emila romagna,toscane valle d'aosta) avevano impugnato tale legge per violazione delle loro competenze.

Per evitare tale giudizio la legge 128 del 21/5/2004 abrogava i commi 20,21 e 22 sopra citati e di fatto di quel registro non ne rimaneva traccia.
A questo punto c'é un colpo di scena: lo statuto CONI adottato dal consiglio nazionale il 23/3/2004 (in data quindi precedente alla abrogazione) fa riferimento alle modalità di tenuta del registro "istituito ai sensi dell'art.90,comma 20,della legge 27 dicembre 2002,n.289".

La disposizione attualmente in vigore ha, dunque, mantenuto il riferimento ad una norma che alla data di entrata in vigore (d.m.23/6/2004) era già stata abrogata!!!!

Tutto,quindi,sembrava destinato a cadere nel nulla, ma il consiglio nazionale del CONI, con delibera n.1288/2004, istituiva formalmente il suo registro che, alla luce di quanto sopra, non é istituito per legge.

Chi volesse approfondire l'argomento può leggere un ottimo articolo di Guido Martinelli su "enti non profit" n.1/2006 edito da IPSOA da pag. 9 e seguenti e potrà constatare quali sono le difficoltà che, tanto per cambiare, siamo costretti ad affrontare.
La ratio del registro coni pare essere quella del riconscimento ai fini sportivi degli enti operanti nello sport dilettantistico.
La FISE non ha potere di conferire il riconoscimento ai fini sportivi previsto dalla legge "Melandri" potere che é esclusivamente conferito al CONI.
In caso di mancata iscrizione al registro il sodalizio perde lo status di associazione sportiva dilettantistica? gli viene revocata l'affiliazione? non puo' più svolgere attività sportiva all'interno di un ente
riconosciuto dal CONI ? ......... sembrerebbe di sì perché il CONI é l'unico organismo certificatore.


Quindi vedete che la chiarezza è una dote di chi vuol fare le cose pulite e - personalmente - sono chiarissimo.
Mi rendo conto che in questo forum c'è chi vorrebbe distorcere la realtà perchè solo la distorsione della realtà porta beneficio a certe associazioni.

I bene informati e gli oppositori della FANI sanno esattamente le cose come stanno ma cercano di creare confusione persino dove non c'è per nascondere le tre cose più importanti che sono:

1.La libertà di associazione è un diritto costituzionale.
2.Una associazione può anche essere libera e non appartenere ad una Federazione.
3.L'intero territorio Nazionale è aperto al volo degli aeromodelli.

Repetita Iuvant: Mettetevelo bene in testa!

1.Se non si aspira a fare le gare di Campionato Italiano non serve iscriversi alla FIAM.
2.Chiunque può formare un Gruppo Aeromodellistico: basta stilare uno Statuto (ce ne sono a bizzeffe già fatti o basta andare da un legale) ed avere dei soci. Non serve altro. Cioè serve il campo di volo ed i modelli
3. Si può andare presso qualsiasi compagnia di Assicurazioni e stipulare una polizza per la RC aeromodellistica con massimali di tutto rispetto facendo attenzione al fatto di coprire l'Intero territorio Nazionale, Internazionale ad esclusione di USA e Canada.

Immagino domande capziose del tipo: se ho un maximodello vuol dire che posso decollare ed atterrare dal parcheggio di un supermercato nelle ore di punta? Oppure: se ho un pulsoreattore posso volare in una palestra? O anche: quindi con una turbina posso atterrare in autostrada?

Dato che la mia fantasia è limitata dal buonsenso (dote rara a quanto pare) vi prego comunque di postare le vostre eccezioni alla regola. Tanto per farmi 4 risate.

Cg
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...quello che noi chiamiamo "passione" altri dicono "mania". Dev'essere un bacillo veramente resistente che quando entra nel sangue non molla più. (Ninetto Ridenti) Arch. Cristiano Giustozzi FAI 10694. Tel. 393 9772747
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