Sostanzialmente, il contributo dell'Ing. Grippaudo si riallaccia a quanto sostenuto dal sottoscritto pochi post prima in risposta a Toio (post n°101).
Devo ringraziare sia poldo che Grippaudo per avermi dato la possibilità di capire alcune cosette anche sul piano teorico, e non solo della semplice ed a volte insufficiente deduzione pratica.
Ciò l'ho molto apprezzato.
Il tread sugli oli, e questo, sono strettamente correlati, essendo due argomenti che vanno proprio a braccetto.
Vedo (e ringrazio) che utenti di cultura e ribadisco non solo esperienza, maggiore, hanno veramente trattato gli argomenti in modo ampio e tecnico, così da trovare il meglio delle informazioni leggendo queste pagine.
Approfitto per fare un elogio a toio, per la sua brillante esposizione nell'altro tread sull'olio, che ho letto con ammirazione e "ingordigia"...
Per quanto riguarda le lavorazioni meccaniche; devo un po' deludere chi si aspetta che i CNC abbiano la facoltà di fare i "miracoli"; l'unico vantaggio è la semplicità nella ripetitibilità di lavorazione, rispetto le vecchie macchine automatiche. Ma purtroppo, la lavorazione è sempre un asportazione di truciolo o un'abrasione da rettifica, e le macchine non hanno gli occhi...
Tanto maggiore sarà la meticolosità degli addetti alle macchine, a partire dal disegno (fase progettuale), scelta degli utensili, sequenza di lavoro e controllo qualità, tanto maggiore sarà lo standard qualitativo.
Nella produzione di serie, non si lavora con la pignolerìa di chi si costruisce il motore in casa nel proprio laboratoio.
Tutte le geometrie devo restare "entro" certi parametri, che molto spesso assumono margini più ampi per ridurre lo scarto ed i costi produttivi.
Questo è ciò che a volte (non sempre) si nasconde dietro un costo maggiore di un prodotto rispetto ad un altro.
Resta sempre a discrezione dell'utente, capire di cosa ha bisogno per il proprio divertimento, ed orientarsi sulla scelta dell'uno o dell'altro.