Il discorso elettronica e batterie in rapporto alla temperatura va necessariamente scisso in 2.
- Elettronica:
I componenti elettronici, sia passivi che attivi, vengono prodotti con caratteristiche garantite in vari range di temperatura, si parte dalla categoria consumer che va da 0° a 85° (in alcuni casi solo 70°) alla industriale con range da -20° a 85...105° alla automotive da -40° a 120° per finire alla MIl(itary) che segue capitolati speciali.
In genere l'elettronica soffre più le alte temperature dove normalmente si manifesta l'effetto 'valanga' che porta alla rapida distruzione del componente; il freddo però su alcuni componenti particolari anche non portando alla rottura dello stesso ne altera o blocca il funzionamento,
Un caso tipico sono i quarzi, a basse temperature se il circuito che li fa oscillare non è ben progettato possono bloccarsi; poichè negli esc e nelle rx modellistiche sono presenti microprocessori bisognosi di un clock........
Molto spesso per risparmiare pochi centesimi le nostre elettroniche "modellistiche" funzionano con i clock interni dei micro che sono poco affidabili a temperature molto basse; nei casi migliori vengono utilizzati quarzi esterni e 2 condensatori (in genere di bassa qualità) che migliorano la situazione ma non rappresentano la soluzione ottimale. In campo professionale in genere si utilizzano oscillatori separati e con range di temperatura esteso proprio per evitare "piantate" del microprocessore.
Nel caso dell' ESC di Carlo può essere che il convertitore A/D che legge la tensione delle batterie abbia una deriva a bassi gradi , quindi legga la tensione con un certo errore e limiti di conseguenza la potenza. Il mio ESC invece ha probabilmente una tolleranza nel clock di sistema che porta a misurare con errore la posizione dello stick del gas vedendolo come più alto del dovuto.
- Batterie:
Le LiPo (come quasi tutte le batterie) patiscono il freddo, su questo non ci piove.
La produzione di corrente in una qualsiasi batteria e generata da una reazione chimica, tutte le reazioni chimiche sono più virulente a temperature elevate e si arrestano completamente a -273°C o 0°K, se nor ricordo male fa parte dei primi principi della termodinamica.
Ora una LiPo può funzionare anche a temperature sotto lo 0 e non danneggiarsi assolutamente, di certo però avrà una capacità inferiore ed i tempi di volo si accorceranno di un poco.
Bisogna anche pensare che nel caso dei nostri modelli le LiPo sono sottoposte ad un carico di lavoro notevole che le porta normalmente a scaldarsi quindi è facile che succeda (esperienza personale) che una batteria tenuta e montata al freddo all' inizio renda poco e faccia scattare la protezione per basso voltaggio dell 'ESC; insistendo per una 30 di secondi, atterrando lasciando il motore in moto al minimo e ridecollando il problema scompaia.
Tale comportamento è del tutto normale poichè funzionando la batteria si riscalda e quindi rientra nella temperatura di esercizio normale potendo poi fornire tutta la potenza richiesta.
Personalmente per l'inverno adotto questa soluzione :
prima di andare al campo scaldo alcuni panetti di gel termico nel microonde e poi li chiudo nella valigetta, al termine del volo poi ripongo la batteria ancora calda all'interno della stessa in modo che contribuisca a mantenere una temperatura ragionevole.