Ciao regà. Non so se qualcuno lo ha già detto, ma per sicurezza lo ridico, tanto è gratis
. Quando parliamo di piegare all'indietro o in avanti il carrello, nient'altro facciamo che "avanzare" o "arretrare" il perno della ruota rispetto all'asse del carrello stesso. Al di là del problema estetico, la questione è un altra. Si è detto che il carrello con perno arretrato, tende a far scendere il muso mentre quello con perno avanzato forza sulla parafiamma. Tutto vero. Ma c'è dell'altro. La questione infatti è che, nel caso di perno avanzato, c'è il caso che le forze si compongano in modo che il carrello non assorba l'urto con la sua elasticità e di conseguenza trasmetta tutta l'energia dell'impatto alla basetta, fissata sulla parafiamma. Ma credetemi, è remoto. Neanche stò a raccontare perchè (vi farei due palle tremende). In realtà il vantaggio del perno arretrato non è solo quello di assorbire l'urto, bensì quello di mantenere la direzione. Avete presente quando al supermercato spingete il carrello, e quello va dritto dritto senza che le ruote si impuntino? Quelli sono i perni arretrati. Questa ultima soluzione, da preferire secondo me, dovrebbe ridurre il fenomeno della perdita del centro del ruotino. Ma sull'erba, concordo con Giuseppe, io uso i bicicli. Tanto dal momento in cui do manetta è il timone a decidere. Meglio due ruote grandine che tre piccoline.
Ciao, gentaglia.
Edit: @Naraj: gli ostacoli li supera il raggio utile della ruota, ossia l'altezza da terra del mozzo. Se l'ostacolo è molto piu alto del raggio della ruota, dubito che lo superi anche con perno arretrato. Anzi, se la sospensione è debole si inginocchia prima. Tuttavia continuo a consigliare questo tipo di carrello, almeno agli amanti del triciclo.