FINALMENTEEEEEE!!!!
Giornata di cacca dal punto di vista metereologico, ma pazienza: il successo insegue gli audaci!
Ore 12.00 si punta dritti in Croce Arcana: io, SomGio e Stefano.
L'arrivo è in nube densa, 1°C, vento molto forte da Sud (meno male che è più caldo di quello da Nord!)
Si aspetta un sacco di tempo, ma non migliora... mavvafff...
Si scende alle 15.30, poi si risale alla volta di Sestola, sta iniziando a fare buio.
Sulla strada vediamo uno spiazzo buono, pendio generoso ma senza alcuna possibilità di recupero, vento a circa 50Km/h, 2°C (...zzzo che freddo!).
Un sacco di nuvole sopra, un sacco di nebbia sotto. OTTIMO, un collaudo perfetto da Purosangue.
Lo sting è il solito giallone da 7,2Kg. Dopo sorteggio tipo roulette russa con i due fiammiferi di cui uno mozzo, vinco io il premio del lancio impossibile.
<< Ma dove atterrerai Giorgio?!?>> domando io
<<... e che caxxxo ne so, intanto lancia, no?!>> risponde logicamente lui.
Prendo il mattone dopo aver fatto stretching, tolgo i guanti, prendo la rincorsa e un attimo prima di impattare il guard-rail lascio la presa, indirizzando verso il basso il naso del modello.
PORCA TROTTOLA, non me l'aspettavo: perde solo un paio di metri, sempre dritto senza cadere minimamente d'ala, poi affonda nella vallata per risalire dopo un paio di secondi. Si aprono le danze e contemporaneamente avanza il principio di congelamento alle dita di Giorgio, che vista l'età, anche qui non ci riesce se deve mettere il "guanto"
Il modello è di taglia media, ma vola come "i grandi": imponente, precisissimo, non si ferma mai, sale, gira, vira a pilone, e in picchiata come in virata emette un suono nuovo... un sibilo basso... sembra una turbina, ma più silenziosa, più cupa. Vola veloce, sempre. Vola sui binari, sempre. Vola bene e prevedibile.
Sono veramente estasiato dal test di stallo: lo manifesta molto in anticipo, abbassando tanto la coda come per dire "eddai, buttami giù 'sto muso, se no lo faccio io!".
Poi facendo finta di non aver capito il messaggio, Giorgio insiste a tenerlo lì, fino a quando lui deciso punta il naso giù, senza cadere d'ala più di quanto è concesso ad ogni buon modello. Pochi metri, un pò di velocità, e tutto ritorna come prima, come se ci avesse perdonati senza rancore per non averlo "ascoltato" prima.
Lo StingRay, quindi, a mio parere più che un modello molto divertente e sincero nelle reazioni, oltre che abbondantemente incline all'acrobazia, è soprattutto.... UN AMICO !!!!!!!!!!
L'atterraggio è stato inevitabilmente duro, in terra sconosciuta, quasi al buio, in un fazzoletto di terra, sotto rotore, nella montagnola in salita dietro al pendio, circondata da querce robuste. Nemmeno un graffio.
Grazie Giorgio per l'impresa da 007 (dalla costruzione al collaudo "borderline"), grazie Stefano per tutto il supporto fornito, grazie a Beppe per il progetto, grazie ai "fulminati" che l'anno laminato, e nessun grazie al meteo implacabile di oggi!
Max