ciao fmusser
Al Cornetto sopra folgaria, i primi dieci/quindici metri dal punto di lancio, per qualche strana ragione, non portano. Inoltre, si lancia anche senza vento e anche se il vento è rovescio: appena esci in valle, se anche non c'è il sole è lo stesso, la termica ti solleva possente e voli come un drago. Se non scendi inesorabilmente a valle, s'intende.
Il punto di lancio verso valle è a strapiombo, per cui si impone un metodo sicuro per l' involo. Non solo: alcuni insistono a presentarsi con alianti grossi come un trattore ma più pesanti, e non c'è braccio che tenga, forse quello di Tarter ma dipende.
Al Cornetto si sono praticati diversi raduni (in genere l'ultima domenica di Agosto, interrotti per un breve periodo e ripresi con successo nel 2009). Al Cornetto avvengono anche non-raduni, una specie di sabba modellistico con risvolti orgiastici ed elementi di cultura druidica.
Ecco perchè il fiondismo a Folgaria si è imposto come una scienza: Non vuoi farti maledire da un folletto dei mughi per averlo colpito con un aliante che non ha ancora raggiunto la velocità di minimo sostentamento. Molti dei Folletti ed Elfi del Cornetto hanno studiato ad Urbana Champaign con Selig, e sono molto sensibili.
Il sistema di attacco in fusoliera Cornetto-compatibile viene ormai montato di default nei nuovi modelli di parecchi modellisti trentini emiliani veneti lombardi. Ma è facile modificare anche i modelli esistenti.
Gli amici altoatesini che frequentano il pendio sono invece generalmente dotati di un favorevole rapporto braccio/dimensioni/peso. Da una parte non sono mezzeseghe come molti fra noi emiliani, dall' altra arrivano in quota dotati di modelli adatti (cioè limitati in peso e dimensioni) alla bisogna. Non oltre gli 8Kg insomma.
Il tubetto da montare in fusoliera, inclinato di circa 45 gradi all' indrè è stato ben descitto dagli altri in questo 3D. Il diametro interno dovrebbe essere almeno circa di 8mm ma normalmente le fionde sono dotate di più di un perno e se fosse più piccolo c'è la soluzione.
Ricordarsi di ancorare solidamente il tubetto alla basetta portaservi, e alla parte inferiore della fusoliera che andrà rinforzata con un decina di laminazioni con pezze di tessuto pesante, per distribuire lo sforzo (tecnica Tarter).
Siccome il modello per tendere l' elastico verrà afferrato per la deriva e non solo per il trave di coda, servono derive molto molto robuste, o si apriranno.
Nel 2009 i vecchi elastici, costituiti da un mazzo di corde elastiche per teloni da camion, sono stati sostituiti con un nuovo materiale . I vecchi elastici restituivano potenza solo se tesi al massimo, il che significava ad esaurimento della estensibilità meccanica. Se li tendevi un pò meno, erano loffi.
Mi rivolsi perciò ad un amico di Parma, che gestisce la ditta ATIG che è specializzata in gomma e gli esposi il problema.
Volevo se possibile evitare il solito mazzo di elastici in para ricoperti in tessuto di nylon.
Esposi anche i miei dubbi sui tubi elastici nudi, ad esempio i tubi di para che si trovano normalmente in commercio per le fionde nei siti modellistici: immagina gli dissi, cosa accadrebbe se in in punto si insinuasse un taglietto o si producessero significativi danni da abrasione. Insomma, sicurezza prima di tutto.
Mi consigliò di provare con il Linatex, di cui disponeva in lastre. Mi tagliò due strisce da 10x20mm lunghe ciascuna 5 metri, che era l' altezza rimasta nella sua lastra. Ritenemmo che fosse adeguata e non rimaneva che provare.
Il Linatex , secondo il produttore è molto resistente al taglio (se incidi con una lama il taglio non prosegue appena tendi la corda, come in altri materiali elastici. E' assai resistente all' abrasione ed ha una estensibilità di oltre l' 800%.
Lo mollai agli amici di Folgaria che con ingegno e qualche prova ne ricavarono la fionda, ed impiegarono entrambe le corde 10x20mm, anche se è poi risultato evidente che una sarebbe stata ampiamente sufficiente anche per modelli impegnativi.
Nonostante la poca lunghezza, la fionda ad occhio è decisamente più efficiacie e potente di quelle lunghe, nere "tedesche" che usammo all' Alpe per alcuni modelli di Dimitri e Congo. E si tende con maggior facilità.
Una belva di fionda. E' più che possibile che altri materiali possano rivelarsi migliori o più sicuri, la gomma non è il mio campo, ma questo è quanto di meglio finora abbiamo trovato.
Occhio perchè le fionde sono pericolose, usate rinvii e metodi sicuri per i fissaggi tra elatico e terminali, e picchetti efficaci e con sicure.
Ehsti ha un ottimo sgancio a pedale per fionde, che lui tende facendole passare da un rinvio.
Ciao a tutti
ps: Fmusser, non tireranno i tuoi, di pendii.
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