Citazione:
Originalmente inviato da fermat55 domanda:
se prendo un tubo, composto da un tratto rettilineo orizzontale ed un tratto piegato verso il basso di un tot (es. 20°) e lo faccio muovere orizzontalmente all'interno di una vena fluida (aria o acqua) ad una certa velocità (es. 150 Km/h), si genera una forza verso l'alto ?
Se sì, posso chiamarla portanza ?
Secondo me, questo è il concetto fondamentale da porre come inizio (azione e reazione).
Tutto il resto (cirquitazioni, vortici, filetti fluidi che vanno a velocità diverse, modelli matematici ecc..) serve solo ad avere una buona base teorica per ottenere l'effetto con la massima efficienza possibile e sopreattutto poterne prevedere il comportamento.
Il segreto è tutto qui: sposta in qualche modo una massa fluida verso il basso e per reazione otterrai una spinta verso l'alto. |
Esatto: questo dovrebbe essere il Prologo di un ipotetico libro di fluidodinamica. Forse che stavolta ce la facciamo a decifrare Galè!
Ps: non ce l'ho con Galè ma, da acquirente e lettore dei suoi costosissimi libri, mi rendo conto che nella sua trattazione non è stato centrato il nervo vitale. Si gira intorno al tema senza centrarlo. Eppoi io detesto le trattazioni induttive (ti do gli strumenti passo passo per farti capire dove dobbiamo andare) e adoro quelle deduttive (ti dico subito la soluzione eppoi ti spiego come ci si è arrivati).
Quello che manca a Ferdi Galè non è certo la preparazione ma la capacità di parlare un linguaggio divulgativo adatto a tutti.
Faccio un esempio caro al mio amico Loris Kanneworff: Il fisico o il matematico studiano un fenomeno ma se lo illustrassero loro stessi probabilmente potrebbero essere intesi solo da gente preparata come loro e da una ristretta cerchia di esperti. Piero Angela è un divulgatore che sa spiegare a tutti (e riesce ad appassionare chi lo segue) le cose complesse del panorama scientifico.
Bene, bene, bene: andiamo avanti così che io... prendo nota!
Cristiano Giustozzi Foligno