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Originalmente inviato da modeltrain Complimenti Docto , altro fascino rispetto ai kit sicuramente perfetti ma freddi , qui le case parlano, sono calde, eppoi i colori , bello veramente ! vita vissuta , addirittura hai piastrellato il cesso ! eppoi quella biondona che parla con il pizzaiolo mi pare , il ducato ecc. questo e' il bello , costruire come la tua fantasia dice , senza limitazioni , di nuovo complimenti !!! |
...E io ti ringrazio per l' apprezzamento, ma sono io a dovermi complimentare con te, perchè hai capito in pieno lo spirito che anima "I Treni del Passato..."
Nelle mie realizzazioni infatti cerco la luce, il colore, il senso di vivo, tutto ciò che faccio deve essere come una scenografia teatrale, dove case, personaggi e vicoli hanno qualcosa da raccontare, cosa impossibile da evocare con un prodotto commerciale, perfetto ma freddo e sterile, come tutte le cose fatte in serie...poi tu hai visto anche la raccolta completa di foto "anticate," la mia ricerca maniacale del dettaglio non è volta a stupire, bensì a comunicare, deve trasmettere a chi osserva l' atmosfera della terra di Liguria, uno che si immedesima immagina il vociare delle persone nei vicoli angusti ma vivaci, l' odore di fritto, il profumo di pizza, l' odore del catrame delle traversine in stazione...in futuro posterò altri dettagli, noterai che dispongo sempre dettagli e personaggi in maniera da rendere la scena animata, i personaggi conversano fra loro, trafficano, discutono, (superlativi i tre operai del deposito locomotive che discutono animatamente, staranno parlando di lavoro, di orari, di turni, sono sporchi di nero, per cui si intuisce siano macchinisti di vaporiere, non riesco mai a fotografarli perchè sono in un punto in cui la messa a fuoco è ardua) spettegolano, i treni sono polverosi e invecchiati, ho la visione di un plastico come un teatrino, dove gli attori non sono solo i treni, ma tutto l' ambiente che li circonda recita una parte...
La maggior parte delle case ha gli interni riprodotti, la bottega dell' idraulico mostra i rotoli di tubo di rame per terra e gli attrezzi alle pareti, in una casa si può vedere un lavabo con lo specchio, in un' altra la parete coi quadri, nel cortile del frantoio c'è una vecchia Fiat 600 abbandonata in un pollaio, con le galline che ci svolazzano sopra, nel piazzale dello Scalo Maggiore c'è una 131 bruciata coi vigili urbani che compilano il rapporto, sul cancello di uno degli Hotel c'è il povero postino aggredito dai cagnetti, nella via principale c'è un venditore di mele con una ragazzina che lo distrae e un altro ragazzino che si frega le mele...queste scenette le ottengo disponendo i personaggi come li vedo io e non seguendo l' ordine che ti indicano sulle confezioni, su questo plastico si aggirano venditori ambulanti, comari, ubriaconi, operai, bambini, addirittura due tipi strani col cilindro in testa che immagino essere due artisti di piazza giunti qui per organizzare un qualche spettacolino all' aperto...
Tutti questi dettagli mi hanno impegnato per parecchie ore, portandomi parecchio divertimento e un relax infinito, è quando mi butto in queste cose che scordo lavoro, stanchezza, inkazz...che immancabilmente uno deve farsi quasi ogni giorno...ecco perchè approvo in pieno la tua scelta di realizzarti tutto da te, perchè nascerà una cosa inedita che nessuna Faller o Noch sapranno mai fare...ciao ciao