Il vantaggio degli alettoni rispetto ai pesi di piombo è che i primi partono da peso prossimo allo zero a basse velocità e aumentano con l'aumentare della velocità mentre i pesi di piombo pesano lo stesso (e inutilmente) anche alle basse velocità.
Qui ho trovato un'interessante analisi che arriva a un'altrettanto interessante conclusione:
"Problema:
Una macchina percorre una strada piana e dritta e ad un certo istante il conducente comincia a frenare. Se nell'istante in cui il conducente frena la macchina viaggia ad una velocità v, e si trova nel punto O, a che distanza da O si fermerà la macchina per effetto dell'attrito dinamico?
Soluzione:
Chiamiamo h il coefficiente di attrito dinamico tra l'asfalto e le gomme, allora la forza d'attrito dinamico diretta in senso OPPOSTO al moto sarà
F = - h M g
dove M = massa del veicolo e g = accelerazione di gravità.
Dalla SECONDA LEGGE DI NEWTON sappiamo che F = M a , quindi
l'accelerazione (o meglio la decellerazione in questo caso) sarà
a = F / M = - h M g / M = - h g (notare che la massa "M" si elide!!! questo perché si parla di ACCELERAZIONE)
Si tratta quindi ora di analizzare il moto di un oggetto UNIFORMEMENTE DECELERATO, con velocità iniziale v
Le leggi orarie per lo spazio percorso e per la velocità sono:
1) s (t) = v t - ½ h g t ²
2) v (t) = v - h g t
s (t) e v (t) indicano rispettivamente spazio e velocità in funzione del tempo.
E' chiaro che ad un certo istante t la macchina si fermerà.
Questo tempo si ricava dalla equazione 2) IMPONENDO v(t) = 0 e si ha
0 = v - h g t
- v / h g t = - t (il segno "-" si elide e quindi...)
t = v / ( h g )
Sostituendo il valore di t appena trovato nella equazione 1) otteniamo la distanza di arresto del veicolo che sarà
s = v ² / (2 h g)
Da questa formula che abbiamo ricavato si vede lche lo SPAZIO DI FRENATA di arresto dipende:
- dal quadrato della velocità del veicolo
- dal coefficiente di attrito
e LO SPAZIO DI FRENATA che è ASSOLUTAMENTE INDIPENDENTE dalla MASSA del veicolo stesso"