Discussione: Basta multiplex!
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Vecchio 03 gennaio 06, 01:22   #36 (permalink)  Top
Ordensis
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Quoto in pieno Staudacher e riporto, per quello che possa valere, la mia esperienza personale

Senza Easy Star non credo mi sarei avvicinato all'aeromodellismo, ora di fatto divenuto un hobby nel quale mi addentro ogni giorni di piu' a capofitto.

Ma mi ci sono avvicinato con un presupposto diverso da quello del modellista in senso stretto (colui il quale costruisce e POI fa volare la sua costruzione).
A me interessava far volare qualcosa che comando io, che risponda alle leggi fisiche del mondo reale. Se avessi voluto una cosa simile o "virtuale" mi compravo AFPD o realflight G3 e mi sarei risparmiato dita incollate, tanti Km, la benzina del motorino per raggiungere il campo.. il freddo...

Le mie esperienze di costruzione, come ho gia' avuto modo di dire, si limitavano al montaggio delle sorprese kinder. Avevo una decorosa infarinatura nei montaggi elettronici (comunque conoscenze tecniche della materia scarsissime), che mi hanno reso indipendente almeno per quel che concerne le saldature e i cablaggi (lasciamo perdere la distrazione, che ha mietuto subitosubito per inversione di polarita' un regolatore Jeti appena comprato... vabbeh)

Negli anni (20 circa) ho cercato a piu' riprese di realizzare il desiderio di mettere mano a un radiocomando e svolazzare, solo adesso, grazie a internet, all'easy star, e al progresso dei materiali nel volo elettrico, ho potuto riuscirci.

Ti premetto Odi che e' vero quello che dici sul campo di volo e sugli altri modellisti che ti aiutino, ma ho avuto una pessima esperienza col primo campo in cui sono incappato, e se avessi dovuto spendere tutti i soldi che l'iscrizione e l'acquisto del modello che mi avevano consigliato presso quel campo, non credo avrei mai iniziato. Grazie al forum e a internet invece ho avuto i giusti consigli e ho trovato le persone giuste per i miei bisogni. Ho volato subito e senza spese aggiuntive e proprio grazie all'easy star che tanto deprechi, al primo volo sono atterrato da solo e il secondo giorno ero in aria (e a terra) da solo e pieno di soddisfazione.

La popolarizzazione, proprio come dice Staudacher, comporta vantaggi per tutti, compresa maggiore concorrenza tra i negozianti e quindi prezzi migliori, nuovi prodotti e quant'altro c'e' di buono in un ambiente fertile

Poi, ho iniziato a imparare piano piano le nozioni di tecnica, cos'e' il passo dell'elica, a cosa serve, le differenze tra le varie configurazioni alari... tutto piano piano (e ancora avoja a scoprire) ma tutto scaturito dal fatto che la necessita' primaria fosse volare, non sapere il perche' e il percome, non il vedere quanto sono capace a costruire e far volare una macchina che rispetti i sacri principi dell'aeronautica.

Ognuno ha il suo motivo per avvicinarsi all'aeromodellismo, il mio era questo. Puo' far storcere il naso a un purista, e mi chiedo perche', ma leggo che molti si dispiacciono che con tutti questi schiumini, schiumoni e ARF si sta "uccidendo il modellismo". Io credo non sia vero affatto. Chi vuole cominciare e ha una passione piu' "tecnica" che pratica ha una miriade di modelli con i quali cominciare, chi e' piu' orientato alla "pratica" oggi ha molta piu' disponibilita' di modelli e accessibilita' in termini economici, il tempo per appassionarsi c'e' sempre.

Ci sono eminenti ingegneri che non sanno guidare una macchina ma sanno (avuti i giusti strumenti) costruirla fino all'ultima rondella, e eccellenti piloti che non sanno altro che dove si trova il tappo della benzina, con tutte le sfumature possibili che esistono tra questi due estremi... nulla esclude che il pilota possa imparare a cambiare l'anticipo d'accensione del motore e che l'ingegnere possa portare la macchina vicina al massimo dei suoi limiti in pista... Uno resta sempre piu' portato per natura alla pratica e l'altro alla teoria.. che male c'e'?
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