Un pò di storia
Il Macchi M.39 è un idrocorsa con configurazione "a scarponi" realizzato dall'azienda italiana Aeronautica Macchi nel 1925 per partecipare alla Coppa Schneider del 1926. E il primo della serie di idrovolanti progettati dall'ing. Castoldi, che adotta due scarponi galleggianti al posto dello scafo centrale.
L'architettura è infatti studiata esclusivamente a vantaggio della minore resistenza all'aria e all'acqua in fase di flottaggio.
Le ali sono dal profilo a sezione biconvessa, leggermente a freccia e fasciate da una superficie radiante di rame per il raffreddamento del liquido del motore e dell'olio: soluzione usata per i dieci anni successivi da tutti gli'idrovolanti italiani impiegati nelle gare di velocità.
Quattro montanti profilati, collegano i due galleggianti alla fusoliera, con altri tiranti di acciaio; due travetti in acciaio profilato collegano orizzontalmente gli scafi galleggianti. Il motore è un Fiat AS 2 da 800 HP con elica bipala.
Tre esemplari dell' M 39 furono destinati per la gara di Norfolk Virginia-USA del 26 ed esattamente a De Bernardi, Bacula e Ferrarin, Bernardi, il 13 Novembre 1926.
Vincitore della Coppa Schneider del 12-13 novembre 1926 fù quello pilotato da Mario de Bernardi, mentre quello di Arturo Ferrarin uscì al quarto dei sette giri di 50 km previsti.
Mario De Bernardi concluse la brillante prestazione vincendo alla media di 396 km/h. Sempre l'M.39 e sempre De Bernardi portarono il primato di velocità, poco tempo dopo, a 416 km/h.
Dimensioni e pesi
Lunghezza 6,73 m
Apertura alare 9,26 m
Peso a vuoto 1 260 kg
Propulsione
Motore Fiat AS.2
Potenza 800 CV
Prestazioni
Velocità max 440 km/h
Un grazie lo devo a Masali per la bella storia sulla Coppa Schneider, contenuta nel suo ultimo libro.
__________________ Fabolo |