Citazione:
Originalmente inviato da gianf |
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Originalmente inviato da david.monaco Stamani ho richiamato il ministero ... nel frattempo rientrano nella normativa delle RLAN.
Dunque, i radiocomandi a 2.4 ghz sono soggetti ad autorizzazione generale quindi per il loro utilizzo ne va fatta richiesta al ministero delle comunicazioni. Il primo problema è che data la tipologia del servizio, per il momento, il singolo individuo non può richiedere l'autorizzazione generale ma deve fare neccessariamente parte di un gruppo aeromodellistico che provvederà a richiederla per tutti i suoi iscritti che utilizzano tali radiocomandi.( si spiega in parte il comunicato della FIAM. La stessa ha richiesto per tutti i suoi gruppi federati una autorizzazione generale ) Concessa l'autorizzazione, il radiocomando si può utilizzare esclusivamente nel proprio campo o in quei campi che hanno richiesto l'autorizzazione generale. ...
In base al numero di apparati di diversa marca, si pagherà una tassa che verrà comunicata dal ministero stesso (orientativamente fino a 5 apparati di diversa marca l'importo totale sarà di 100 euro per spese di istruttoria e di 50 euro di spese di vigilanza, annui- superando i 5 apparati diversi, le spese di vigilanza passano a 100 euro).
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Non dubito su quello che riferisci, ma sulla congruenza delle informazioni sin qui acquisite.
Se per il momento i radiocomandi, in attesa di normativa specifica, rientrano in quella delle RLAN, mi sembrerebbe logico applicare questa e non delle 'divagazioni' della stessa.
Dal documento di cui gianf ha fornito il link, e su cui ho già espresso le mie impressioni, i radiocomandi 'potrebbero' rientrare nella categoria 5 (vedi para. 6.2 e 6.3), che prevede la richiesta di autorizzazione e libero utilizzo (gratis!).
Non si fa menzione (almeno sulla parte che ho letto [ora vado a rileggere tutto]) sui soggetti che possono richiedere tale autorizzazione; quindi anche i singoli individui potrebbero chiederla ed utilizzare il radiocomando sul proprio fondo. Sembrerebbe che i 'cani sciolti' come me, siano quindi esclusi.
Domanda: se un cane sciolto, per una volta va a volare su un fondo che ha, a qualsiasi titolo, l'autorizzazione viene automaticamente autorizzato anch'egli? Magari dietro pagamento di 'tangente' al titolare dell'autorizzazione?
Dal comunicato FIAM,
"....La FIAM ha quindi segnalato al Ministero delle Telecomunicazioni le ubicazioni dei campi di volo gestiti dagli Enti Federati FIAM ove è possibile impiegare legalmente le radio di cui allelenco che segue e quindi tutti i soci di questi Club sono autorizzati a gestire questo tipo di radio anche se usato in zona diversa in quanto le stesse sono considerate di tipo mobile."
sembrerebbe che, da parte dei soci, l'apparato possa essere utilizzato ovunque, anche al di fuori dei campi autorizzati. Ciò è in contrasto con quanto riferito dal funzionario che ti ha risposto.
Inoltre, se il radiocomando può essere utilizzato ovunque (dubbio), vedo una forte discriminazione tra soci FIAM e non.
L'ultima discrepanza riguarda la tassa(eventuale) da pagare; la FIAM ha pagato per tutti i suoi iscritti o no? Si rivarrà sugli iscritti o no? Forse nella fretta di andare in vacanza hanno dimenticato di riferire su questo particolare.
Insomma... poche idee ma ben confuse!