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Vecchio 22 dicembre 05, 23:08   #1 (permalink)  Top
fai4602
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Quelli che i Guillow.....parte 2^

Essendo che ieri sera per cena mi sono deliziato il palato con un cosciotto di tacchino insaporito con spezie e sapientemente avvolto nella pancetta con salvia rosmarino e ginepro, soffritto nello scalogno ed accoppato con un mezzo bicchiere di spumoso Merlot casereccio, posto nel forno a 180°C in allegra compagnia con le patate, infine gustato e accompagnato per mano alla digestione da un anarchico e rubicondo Sangiovese come solo i romagnoli veraci sanno esserlo, accompagnato alla digestione sì, ma la via tortuosa e difficile ancora una volta ha tenuto Morfeo ben lontano dalle mie membra stanche pur se illanguidite dalla vinosa e sanguigna Romagna.
Ed allora come al solito ho proseguito con il ragionamento sui Guillow.
Certo è che ci vorrebbe almeno un minimo di conoscenza sulla aerodinamica e sulla meccanica del volo ma tant’è, a questo ci ha portato il cosiddetto progresso con i pronti al volo che non richiedono alcunché di materia grigia per poter volare e con i vassoi delle bistecche che, se da un lato hanno permesso a molti nella più che perfetta incoscienza della scienza di gioire del volo, dall’altro hanno portato molti a pensare che il progettare, modificare e costruire un aeromodello sia possibile senza saperne una cacca di acca.
E così ho cercato di ragionare ( o Signor, come mi sta venendo oramai difficile il farlo ) in modo più pratico che grammatico, buttando giù dalla finestra una breve lista guida per coloro che volessero accingersi alla modifica, sperando che a qualche d’uno non venga in mente di gettare me, dalla finestra.
Premetto che i Guillow li conosco per quello che di loro ho potuto vedere in foto, so che di modelli ne hanno fatto parecchi, ma non conosco né le loro caratteristiche specifiche né quelle generali e pertanto le mie idee si basano su presunzioni che possono essere completamente errate.
Per certo sono modelli ad elastico e sono centrati per il volo libero, il loro profilo alare è un profilo dotato di camber, ma non so se lo stabilizzatore orizzontale abbia un profilo camber o simmetrico (tipo tavoletta, per intenderci).
Pertanto procederei così :
- Ala : per i presupposti di cui sopra l’ala sarà dotata di diedro e pertanto la modificherei portando il diedro intorno ai 2°-3° per semiala e dotandola di alettoni che saranno pari , in totale, al 12% della superficie alare.
- Profilo : buio completo, nel senso che ignoro che profili utilizzano, ma quello che interessa è la posizione del fuoco che per tutti i profili si aggira attorno al 25% della corda ed è su questo punto, ma volendo anche un po’ più avanti, che porrei il CG.
- Farei una verifica del K, ovvero del rapporto volumetrico di coda. Normalmente questo coefficiente ha un discreto campo di variabilità fra 0,8 ed 1,5-1,6 per i modelli da volo libero e fra 0,5 e 08 per quelli RC a motore. Essendo K = ( b x Ss )/( Sa x c) non volendo e non potendo modificare né la Superficie alare né la corda e tanto meno il braccio di leva, l’unica possibilità sarebbe di modificare la superficie dello stabilizzatore. Ma ciò potrebbe anche non essere necessario.
- Stabilizzatore orizzontale : il suo calettamento và di pari passo con il diedro longitudinale. Dovrebbe essere disposto in assetto deportante per equilibrare il momento picchiante dovuto al profilo alare ed al centraggio, ma per praticità, fosse camber o simmetrico, lo porrei parallelo alla linea di trazione salvo poi a correggere di trim a cabrare inizialmente e, solo successivamente, agendo eventualmente sul calettamento alare che manterrei inizialmente inalterato a meno di evidenti incoerenze. Per quanto riguarda l’estensione della superficie del piano di quota la calcolerei pari al 20-30% della superficie totale.
- Stabilizzatore verticale : essendo modelli senza alettoni e senza timone verticale presumo che le sue superfici siano tali da creare la sufficiente stabilità latero-direzionale. La superficie del timone la calcolerei pari al 20-30% della superficie totale.
- Asse di trazione : c’è ben poco da dire. Opterei per i soliti 1,5° di negativa al motore ed altrettanti di deriva a destra, salvo poi a correggere se necessario.

Altre verifiche anche se possibili le tralascerei e mi affiderei alla sperimentazione pratica. Ma per intanto, come di consueto attendendo commenti, rettifiche, contraddittori, ingiurie e pietre, e sempre sperando che a qualche d’uno non venga in mente di gettarmi con rabbia dalla finestra, vi saluto e vi auguro buone costruzioni ed esperimenti con i Guillow.
Buona notte
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Mi son responsabile de quel che scrivo no de quel che ti te lesi.

L'aeromodellismo insegna la pazienza perché nell' aeromodellismo la fretta è portatrice di guai.

Al'è inutil insegnà al mus.....si piard timp e in plui si infastidis la bestie !

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