Autorotazione
L'autorotazione, almeno sugli elicotteri veri non è una manovra acrobatica: infatti non impone al mezzo aereo alcun assetto inusuale e non sottopone le meccanica e le pale a particolari situazioni di stress meccanico ed aerodinamico. Inoltre sono vietate tutte le manovre acrobatiche con gli heli ad uso civile.
E' invece assolutamente vero che l'autorotazione è l'unico modo per evitare di precipitare a picco in caso di guasti al motore/i, all'elettronica di controllo del motore/i ed a problemi di carburante.
Come per gli aerei, il rateo (rampa) di discesa di un elicottero in autorotazione si misura con un coefficiente di efficenza, che sugli aerei è un numero abbastanza alto (10 x un Piper, ovvero, per ogni metro di quota perso se ne percorrono 10 in orizzontale). In un elicottero, per indurre le pale a girare ad una velocità "utile" per un'atterraggio, il coefficente è molto più ripido, ad esempio 4 per un Robinson R22, il che significa che per ogni 4 metri percorsi in linea, se ne perde uno in quota.
Visto da bordo di un elicottero, un'autorotazione, fa un certo effetto !!!
E' interessante notare che per un pilota di elicottero o di aereo, il parametro indispensabile per controllare il giusto rateo di discesa ed ottenere la velocità di massima efficenza è l'anemometro, ovvero l'indicatore della velocità al vento. Per un aero/eli-modellista, è molto più difficile, perchè deve calcolare ad occhio il migliore rateo di discesa in autorotazione per gli elicotteri o in planata per gli aerei.
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