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Originalmente inviato da claudio v Ciao Gianck:
Se ho ben capito cosa hai disegnato potrei dirti che talvolta ho limpressione che ti piaccia complicarti la vita.
La cosa migliore per fare le cose che funzionano e` farle semplici semplici senza tanti pezzettini: per appoggiare lalbero basta un pernino che esce dal suo piede e una piattina con qualche foro.
Le L sotto coperta servono solo dove devi attaccare le sartie, tutte le altre sono solo peso inutile. In compenso nel disegno manca la traversa sotto coperta tra i 2 attacchi delle sartie che invece serve molto e i 2 tirantini tra il fondo della scassa della deriva e gli attacchi delle sartie che sono vitali.
Mi e` venuto in mente che in passato si e` gia` parlato di questo e ho ritrovato una vecchia topic a riguardo. Qui inizia la discussione a riguardo per le sistemazioni degli attacchi http://www.baronerosso.it/forum/navi...ml#post1080460
Qui trovi le foto della mia IOM da cui puoi derivare la tua soluzione. Lunica differenza e` che Urca IOM ha il pozzetto e tu no, quindi la scassa della tua deriva arriva fino al piano superiore della coperta e devi mettere in piu` un travetto che collega sotto la coperta i 2 attacchi delle sartie. http://www.baronerosso.it/forum/navi...ml#post1082163
Per quanto riguarda la semplicita`, quanto postato da Crono e` non male (anche se a mio parere non serve poter muovere cosi` tanto un albero e non mi piacciono le piastre di alluminio attaccate ai fianchi dello scafo), ma soprattutto concordo con lui che alla fine lalbero non deve muoversi di cm e cm. Se il progetto non e` "ciucco" basta un pochino alla base (10-15 mm) e poi lavorare un po sullinclinazione.
Inoltre, su una barca che non ha regolamenti vincolanti su forma e superficie delle vele, se proprio e` orziera o poggera basta solo ritoccare una po la superficie di randa e fiocco per ribilanciarla.
Pero`, prima si esplora tutto il campo di regolazione delle vele. Se una barca e` orziera, come prima cosa si lascia twistare un po la randa e la si smagrisce e si incomincia a chiudere un po di canale del fiocco magari ingrassadolo leggermente, se e` poggera si fa il contrario: gia` solo con quello si cambia moltissimo lequilibrio.
Lo spostamento dellalbero e` poi la soluzione estrema, ma se prima non si ha padronanza della regolazione delle vele si possono passare pomeriggi a spostare lalbero senza venirne a capo.
Ciao |
Ciao Claudio e Crono,
io forse mi porto dietro il problema del "reale".
per quanto gli sforzi dell'albero siano principalmente sugli stralli e le sartie, il piede ha la sua porca importanza. ecco quindi che la mia tendenza è quella tesa a rendere le cose "solide". Spesso a discapito della semplicità.
E' bastata la foto per capire che in pratica il piede poteva essere molto più semplice della reale solidità richiesta agli scafi 1:1.
Sinceramente anche a me non piace l'ancoraggio sull'opera morta però la tenuta sello sforzo di taglio è certamente molto forte!
Una idea pulita potrebbe essere quella di fissare gli acoraggi delle sartie allo scafo dalla parte interna facendo in modo che la coperta sia solo "estetica".
Ci potrebbe essere solo un problema qualora si usasse un genoa maggiore o uguale al 100% (quindi senza bomino) perchè la posizione troppo esterna delle sartie potrebbe perturbare la forma con la vela molto cazzata. Ma sui modelli il 99% usa il fiocco con bomino.
Buon fine settimana a tutti.
Giank1957