Citazione:
Originalmente inviato da gattodistrada in salita si tende a sfrutta quella parte di vento turbolento, chiamato rotore |
In realtà il rotore può esserci o non esserci, il DS non lo richiede.
L'idea è questa: immagina di volare verso la cresta del pendio con il vento in coda. Diciamo che voli a 50 km/h all'aria in un vento (che hai in coda) di 30 km/h: la tua velocità rispetto al suolo è di 80 km/h. Diciamo anche che a questa velocità tu ti "butti" nel sottovento, buchi lo strato limite e ti ritrovi in aria calma. Nel momento in cui entri in aria calma il modello si trova a muoversi a 80 km/h rispetto all'aria circostante: tu inizi una virata di 180° che ti riporta con il naso in direzione controvento, e diciamo che in questa manovra perdi 10 km/h di velocità per cui ti trovi a volare, rispetto al suolo e all'aria (che è ferma) a 70 km/h. Bucherai nuovamente lo strato limite e ti ritroverai a volare nel vento a 100 km/h all'aria. Con una nuova virata di 180°, in cui nuovamente perderai 10 km/h, ti ripresenterai a bucare lo strato limite volando sottovento con 90 km/h all'aria che diventano 120 km/h al suolo, quindi avrai guadagnato (=estratto dal vento) l'energia necessaria per passare da 80 km/h a 120 km/h al suolo.
Man mano che accelererai, la perdita di energia nel compiere le manovre diventerà sempre maggiore, fino a eguagliare il guadagno che il gradiente di vento ti darà, e a quel punto non accelererai più.
Tutto ciò senza rotore, se poi ci sarà un rotore e sarai in grado di sfruttarlo, potrai limare qualche altro chilometro all'ora in più.