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Vecchio 30 giugno 09, 16:26   #48 (permalink)  Top
frank
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Originalmente inviato da Ste41 Visualizza messaggio
Posso farti qualche domandina?
Come si riconosce un buon pendio per ds?
Come influisce la presenza di alberi?

Come si inizia? Nel senso si entra dall'alto e si comincia ad inanellare qualche giro, ma poi? Come capisco se sto andando bene o male?

Ps anche se non ne capisco nulla, mi sa che un eventuale schianto non può essere che a spalmanutella
Hai bisogno di un pendio che produca una netta separazione tra la massa d'aria in movimento proveniente da sopra vento e l'aria del sottovento. Idealmente, bisognerebbe che il sottovento fosse in aria calma, e questo lo si ottiene di solito con un pendio a forma di "V" rovesciata, con una cresta sufficientemente aguzza da produrre la separazione. Il pendio, in questo caso, si comporta come un'ala: superato il punto di minima pressione il flusso tende a separarsi, se la pendenza è sufficiente la separazione è completa e le condizioni per il DS sono ideali.
Gli alberi non contribuiscono alle condizioni ideali, possono anzi dare fastidio aumentando la turbolenza all'interfaccia tra aria calma e aria in movimento. Diverso è il caso in pianura, dove i filari di alberi lunghi, alti e fitti possono da soli generare la separazione necessaria al DS.
Nella pratica, oltre alla turbolenza all'interfaccia, è facile trovare nel sottovento dei rotori che rendono il tutto più difficile.
Io ho imparato a fare DS con un modello da 140 cm in fibra, prendendo quota nel front-side e poi facendo delle picchiate seguite da richiamate, sempre più profonde, verso il back-side, tenendo il modello approssimativamente a coltello. Ad un certo punto ti accorgi che il modello "scuote": è segno che hai bucato l'interfaccia tra le due masse d'aria. A questo punto inizi a richiamare, ti accorgerai di avere nuovamente bucato l'interfaccia, e con la pratica imparerai a raccordare l'uscita con un nuovo ingresso nel back-side.
Ti accorgerai che ad ogni "buco" il modello sembra più reattivo... beh, lo è davvero perché ad ogni buco il modello si trova ad acquistare velocità all'aria, e quindi le sue reazioni aerodinamiche risultano più vivaci. Raggiungerai il limite quando le perdite dovute ai comandi necessari per mantenere la traiettoria saranno uguali al guadagno d'energia dovuto alla manovra.
La cosa, come hai immaginato, non è priva di rischi: da un lato hai bisogno di un modello abbastanza rigido da rispondere ai comandi (alcun gommoli sono in grado di farlo, come il JW, ma molti sono troppo morbidi), ma il modello rigido rende praticamente certo l'esito infausto di un eventuale sbaglio con collisione.
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