ripeto Che con 285 no esperienza, pero' con altre che dicevano minimo 12°, no umidita' etc etc, laminando la sera poco sopra lo zero con l'umidita' che poco mancava che scolasse, alla fine ha sempre catalizzato tutto (magari le prestazioni ne hanno risentito ... ma ad "occhio" ed "uso" sembrano OK)
@Doc,
La maschera deve essere ovviamente a carboni attivi (mi pare cosi' ...) con cartucce sostituibili (quelle serei costano veramente tanto ...). Il punto critico sono le mani
. Con i guanti in lattice non ci sono problemi per le mani (finche' non fai un piccolo buco magari invisibile .. il che e' comune lavorando con laminati che tendono a fare "punte" sui bordi. La tentazione -o abadataggine- di toccare il viso o i polsi o altre parti del corpo (quando scappa scappa ... ) prima di avere abbondantemente lavato con acqua e sapone e apposito detergente, acqua e sapone etc .. senza accorgersene perche' le mani sembrano pulite e' fortissima ...
Io alla fine ... nonsotante una certa provata resistenza alle schifezze chimiche, mi sono allergizzato, adesso mi basta esagerare con la semplice esposizione ai barattoli aperti e mi "gonfio" e prendo un colorito strano (sul viola acceso).
I miei consigli sono quindi di avere : buona maschera (o lavorare all'aperto facendo attenzione...), ottimi guanti (quelli in lattice millepaia-1 non vanno bene). Proteggersi fino ai gomiti (non basta la tuta in carta-policarbonato) ed in genere lavorare in ambiente adeguato con la massima attenzione alla pulizia e fortissima aerazione (in casa e' dura). Ora quando mi capita, per nessuno motivo tocco la resina o i manufatti freschi con altro che non sia il pennello (la tentazione di dare una aggiustatina
e forte). Quando ho finito, i guanti devono essere puliti anche fuori ... senno' ho sbagliato (questo me lo ha insegnato uno che lavora in cantiere nautico da una vita ... ). Ci vuole solo una grande dose di buon senso