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Vecchio 13 giugno 09, 15:34   #1 (permalink)  Top
npole
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[FAQ] Helicommand (Robbe/Captron)

Ciao ragazzi, ho visto che ci sono una multitudine di thread relativi all'Helicommand, un mare di informazioni e di domande sparse su questo e altri forum. A volte trovare l'informazione che serve richiede un bel po' di sforzi, e visto che ho dovuto arrangiarmi pure io la prima volta, ho pensato: perche' non fare un topic definitivo da mettere in evidenza? Potremmo raccogliere le domande e le risposte da ognuno di noi e pubblicarle in un unico post (da editare man mano), in modo che sia chiaro (o comunque piu' semplice) capire cos'e' l'Helicommand, basandosi anche sul fatto che pare sia uno strumento sempre piu' usato, non solo dai "novizi" ma anche da chi pratica un determinato tipo di volato (ripro.. ecc.).
Comincio con le informazioni basilari che poi potranno essere aggiornate con il vostro aiuto/contributo.
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L'Helicommand (da qui in poi "HC") e' un sistema elettronico di stabilizzazione, che si avvale di una serie di sensori per riportare in assetto (parallelo al suolo) nel miglior modo possibile, il vostro elicottero, quando esso e' in funzione.
L'HC non e' un autopilota, e' un sistema ausialiario paragonabile (e per il suo modo di funzionamento, molto simile) ad un giroscopio: se il giroscopio stabilizza solo la rotazione della coda (asse Z), l'HC stabilizza l'elicottero lungo l'asse orizzontale (X) e verticale (Y).

Per chi e' utile l'HC?
Erroneamente si crede che l'HC sia uno strumento adatto ai soli principianti "per imparare a volare" e che poi risulti essere del tutto inutile superata la fase di apprendimento. Se la prima affermazione e' corretta (e' uno strumento utilissimo in fase di apprendimento poiche' evita' gran parte dei "primi crash"), e' altrettanto vero che il suo utilizzo e' proficuo anche per i piloti esperti.

L'HC e' principalmente utile a:

- I principianti: esso consente di stabilizzare l'elicottero in caso di "panico". Se configurato opportununamente, rilasciando (letteralmente) lo stick che controlla il piatto cicliclo, l'elicottero verra' riportato in posizione orizzontale, dando al pilota il solo compito di gestire il collettivo (altezza dal suolo; caso a parte il "profi" di cui parleremo in seguito) per poi riprenderne nuovamente il controllo del mezzo. Questo offre una maggiore confidenza iniziale con il mezzo: spesso i primi crash non sono dovuti ad una manovra tecnicamente errata, quanto agli errori indotti dalla paura/panico di non riuscire a controllare il mezzo. Si rivela inoltre uno strumento utilissimo per i primi "nose in" (elicottero rivolto con il muso verso di noi, i cui comandi risultano alla vista invertiti, causa di disorientamento dei meno esperti).

- Chi fa volato "realistico" (es: modelli in scala, riproduzioni, ecc.): l'HC per le sue caratteristiche di stabilizzazione, rende l'esecuzione di hovering a bassa quota particolarmente facile, anche in presenza di condizioni atmosferiche non favorevoli (es: vento). E' quindi possibile pilotare l'elicottero in modo verosimile (simile ad un modello reale) e fare presentazioni/show curando le manovre da eseguire, ma allegerendosi dello "stress" dovuto alle continue microcorrezioni. L'HC non fa nulla di piu' di quello che non possa fare un bravo pilota, ma la stabilita' degli hovering assistiti elettronicamente, come detto, allevia lo "stress da prestazione".

- Chi effettua riprese video o fa FPV (pilotaggio via telecamera): stabilita' del mezzo significa una ripresa video meno ballerina: possiamo concentrarci sull'inquadratura lascianto all'HC il compito di stabilizzare il mezzo. Allo stesso modo, volando in FPV, lo strumento ci aiuta a gestire il mezzo in caso di problemi (es: disorientamento, perdita dell'orizzonte). E' utile ricordare che l'Helicommand gestisce anche le funzionalita' di failsafe: in caso di disturbi alla radio o di perdita totale del segnale, l'HC riportera' in assetto il mezzo (orizzontale) dandoci la possibilita' eventualmente di risolvere il problema (es: cambiare le batterie alla radio; avvicinarci al modello per riacquisire il sergnale).

- Chi ha bisogno di una flybar elettronica in assenza di una flybar fisica (es: rotore multipala). Fino ad oggi lo strumento piu' utilizzato per questo scopo e' stato il "v-stabi". L'HC nella versione "Rigid" fa quello che fa il "V-Stabi" ma in piu' offre un sistema di stabilizzazione (spiegato in precedenza).

A chi non e' utile l'HC:

- Tecnicamente ogni pilota potrebbe trarne beneficio, pure chi effettua "volo 3D" (nella versione 3D, l'HC permette anche l'hovering rovescio), ma a grandi linee i "piloti 3D" sono quelli che ne trarranno meno beneficio, poiche' la necessita' di riportare in assetto l'elicottero si presenta meno spesso, e soprattutto perche' la velocita' di esecuzione delle figure non permetterebbe stabilizzare il modello in caso di manovra di salvataggio, anzi l'HC potrebbe interferire con le manovre stesse. Nulla vieta pero' di escludere l'HC durante le manovre 3D piu' complesse, ed attivarlo solo in altri momenti se si fa volato misto.

In che configurazioni (Versioni) viene venduto l'HC?

Helicommand 3A: e' la versione piu' utilizzata. Esso permette la stabilizzazione del mezzo (descritta sopra) ed incorpora un giroscopio di coda (si, e' possibile utilizzare il giroscopio interno ed eliminarne uno eventualmente esterno).

Helicommand 3D: incorpora tutte le funzioni della versione "3A" ma permette di portare il mezzo in "rovescio" (figure 3D, o semplici loop): l'HC "3A" in caso di volo rovescio, potrebbe perdere la "taratura" (che va poi ripristinata, sempre in volo), mentre la versione "3D" puo' rimanere attiva anche durante le fasi volo rovescio.

Helicommand "Rigid": incorpora tutte le funzione della versione "3D" (e di conseguenza della "3A") ma in piu' permette di gestire teste di rotore prive di flybar (flybarless). La funzionalita' "Rigid" e' del tutto indipendente dalla funzionalita' di stabilizzazione: essa puo' rimanere attiva (e non si vede la necessita' di doverla disattivare) anche con la stabilizzazione spenta.

Helicommand "Profi": e' la versione piu' avanzata (e piu' costosa), per utilizzi professionali. E' l'unica che incorpora modifiche hardware (mentre le precedenti si distinguono solo per modifiche software). Esso permette sia la stabilizzazione del mezzo, che il controllo dell'altitudine tramite collettivo e controllo del gas (giri del rotore) tramite un sensore ottico differente da quello incorporato nell'HC classico che puo' operare anche a medie altitudini.

Come opera/funziona l'HC?
L'HC si avvale di due sensori elettronici (del tutto simili ai giroscopi di coda) per determinare la posizione del mezzo sui due assi principali. Determinato lo spostamento su questi essi, esso imprime una forza contraria (muovendo il piatto ciclico dell'elicottero) per contrastare la tendenza allo spostamento del mezzo, riportandolo quindi in assetto. In piu' esso dispone di un sensore ottico (il cui utilizzo e' opzionale) che determina la spostamento del mezzo rispetto al suolo, quindi rirportando l'elicottero nel suo punto originario (hovering in un punto fisso, anche in presenza di vento).

Su quali elicotteri posso montare l'HC
Le dimensioni dell'apparato sono piuttosto ridotte: 55x25x33 e quindi non costituiscono un problema, ma cio' che puo' condizionarne il funzionamento e' la stabilita' indotta del mezzo: piu' e' piccolo l'elicottero, maggiore fatica fara' l'HC a determinarne la stabilita' a causa della ridotta inerzia. E' consigliabile il montaggio sulle classi a partire dalla 450 (es: T-Rex450) o superiori: piu' grande e pesante sara' l'elicottero e maggiore sara' la stabilita'. il tipo di alimentazione non e' determinante: elettrico, nitro, miscela, turbina ..l'HC e' in grado di sopportare anche vibrazioni di modesta entita' se correttamente installato.

L'HC prende il controllo del mezzo, limitando l'intervento del pilota?
La risposta e' NO! Questa e' la caratteristica che viene percepita da chi non conosce il modo di funzionamento dell'HC, credendo che sia un "Autopilota". L'HC stabilizza il mezzo SOLO in determinate condizioni, il pilota avra' sempre il controllo del mezzo, superando il controllo dello stabilizzatore muovendo gli stick del comando. Quanto sara' "invadente" l'HC e' una decisione del pilota: si puo' impostare il suo intervento in fase di setup, decidendo quanto dovra' "comanda" l'HC e quanto il pilota. In questo modo e' possibile aumentarne la sensibilita' in fasi di apprendimento, e diminuirla man mano che si acquisisce maggiore confidenza col mezzo. In linea teorica comunque: l'HC entra in funzione solo quando si rilascia lo stick che controlla il piatto cicliclo (posizione neutra) entro un determinato limite (come detto: programmabile).

L'HC puo' fare "danni"?
Si! In fase di montaggio e configurazione. Se non si e' seguiti scrupolosamente le indicazioni di montaggio e di configurazione, l'HC potrebbe indurre il mezzo ad assumere un comportamento imprevedibile al primo hovering, e in caso di pilota inesperto determinare un "crash". Ci sono delle regole da seguire durante il montaggio: se montato e configurato correttamente l'HC potra' offrire una stabilizzazione minima (in fase di taratura) ma non comportamenti imprevedibili che fanno perdere il controllo del mezzo. E' da precisare comunque che essendo un dispositivo elettronico, come ogni altro e' soggetto a potenziali guasti (anche in volo), si deve essere quindi sempre pronti a spegnerlo in caso di problemi, e di conguenza e' essenziale (ed e' scontato) che il pilota sappia pilotare il proprio mezzo anche SENZA l'ausilio dell'HC.

E' davvero uno strumento utile? Vale i soldi che costa?
Si, senza dubbio. Puo' risultare frustrante al primo utilizzo, soprattutto a causa delle (non poche) tarature iniziali, anche se il tempo impiegato a questo scopo puo' variare a seconda della propria predisposizione con software e quant'altro, ma una volta configurato il suo funzionamento assolutamente "appagante" e superiore ad ogni aspettativa. L'HC inoltre include un giroscopio, e' equiparabile (per qualita') ad un buon giroscopio (come un Futaba Gy401), quindi il costo del giroscopio se sottratto al costo dell'HC non lo rende alla fine cosi' dispendioso. Considerando cio' che e' capace di fare e soprattutto considerando quanti crash puo' farci (potenzialmente) risparmiare, sono senza dubbio soldi ben spesi.

Le modalita' principali dell'Helicommand (il colore, e' il colore che assume il LED di stato sull'apparato):

- "Rosso": la funzionalita' di stabilizzazione e posizionamento e' spenta. Se si utilizza la versione "Rigid", essa puo' restare accesa (e va impostata in fase di configurazione).

- "Arancio": e' accesa la funzionalita' di stabilizzazione: l'elicottero viene riportato in orizzontale se si rilascia lo stick del ciclico. Resta a cura del pilota il controllo dell'altitudine (caso a parte la versione "Profi").

- "Verde": sono accese le funzionalita' di stabilizzazione (vedi precedente) e di posizionamento: l'elicottero oltre a restare in orizzontale, resta anche fermo su di un punto del terreno. Nota: il posizionamento non sempre funziona nel migliore di modi, la sua efficiacia dipende dal tipo di terreno che stiamo sorvolando, dalla luce ambientale (es: di sera/notte non funziona) e dall'altezza dal suolo (indicativamente opera dai 30cm. ai 5 metri). Quando il posizionamento non e' possibile, si attiva automaticamente la modalita' "Arancio" (solo stabilizzazione).

Montaggio dell'Helicommand
(....to be continued...)
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