Citazione:
Originalmente inviato da ducati salve masali da poco tempo e poca voglia il kit come ti e sembrato? nel senso quasi pronto errori o difetti da correggere? qualcosa di particolare da modificare? insomma e un buon kit? parlo del montaggio so che non l'hai ancora provato.grazie gianni p.s. aereonauticamente parlando l'epoca nazista e stata splendida e ricca di ingegno e coraggio.mettila la svastica. |
ALI: veramente fatte benissimo, molto robuste, perfette, senza alcuna svergolatura. Ricoperte bene ma con materiale non eccelso, il solito "chinakote" che tende un pò a mollare, ma molto meno di quel che succede in altri casi; una passatina di phon e va a posto.
Peccato che a una struttura magnifica e fatta a regola d'arte abbiano accoppiato 'sto chinakote lucido, quanto di meno in scala ci possa essere.
Baionetta: due baionette, una per semiala, a occhio direi 10 mm d'acciaio, ma posso controllare. Entrano in una scassa estremamente robusta e di ottimo compensato, che è l'unica ordinata della fusoliera. Una piacevole sorpresa, visto quanto compensato infimo ci sia negli ARF made in china. Le baionette sono entrate (letteralmente) a martellate nella sede, ma ci sono entrate; impossibile toglierle, dalla parte della fusoliera, senza usare le tenaglie. Dalla parte dell'ala, invece, dopo un paio di metti e togli e qualche improperio si sono alesate la cuccia e così si mettono e si tolgono senza troppo affanno. Le posizioni e le incidenze delle sedi di baionette e spine sono perfette, solo un pò "giuste" di diametro, ma meglio così che non ballerine. Le spine sono tondini di ottimo legno, a occhio 4 mm, anche questo da verificare. Non ho dubbi che basti, ma le sostituirò con un pezzetto di tondino d'acciaio
Timoni: Come l'ala, una gran bella struttura tradizionale di centine di balsa, ricoperte dal solito termoretraibile troppo lucido
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Volendo spaccare le bal... ehm, il capello in quattro, la struttura si intravede un pò troppo sotto la parte fissa del quota, volendo cercare il pelo nell'uovo si potrebbe togliere il termoretraibile e ricoprire in balsa da 0,5 mm, di sicuro la scala ne guadagna ma io non ci penso neppure
Fusoliera: in vetroresina, purtroppo. Molto liscia, senza difetti, con le giunture poco evidenti, è gelcottata lucida (mavaff
a chi ha inventato il dannato gelcoat). E' bella robusta sulla parte anteriore e più leggera verso coda, se la si sttringe si nota con un leggero "effetto bottiglia della cocacola" da dopo il karman in poi , cosa che affligge tutte le fusoliere voluminose e leggere. So benissimo che in tanti non resisteranno alla tentazione di inzepparla di carbonio, fettucce di vetroresina e altri "rinforzi" assortiti, anche perché lo spazio è davvero molto per lavorare comodi.
Da parte mia non ci penso neppure, voglio interpretare il Minimoa come un veleggiatore da termica, il più leggero possibile; inoltre in caso di atterraggi pesanti, una struttura elastica resiste bene, una rigida va in pezzi. Ser invece l'urto è proprio una sventola, meglio essere leggeri per avere meno massa e limitare i danni. Quindi niente pasticci per me, grazie
la fusoliera deve reggere anche la ruota, senza nessuna struttura di sostegno. Non ci dovrebbero esserci problemi, primo perché nella zona della ruota la struttura è molto rinforzata, sia perché come in tutti i Minimoa la ruota è praticamente annegata nel grosso e robusto pattino d'atterraggio.
Cappottina: 'na tragedia, tutta plastica termoformata...
è molto simile a quella del piccolo MiniMoa, quindi ecco le foto di come ho reso almeno guardabile quella del fratellino minore.
Insomma, visto quel che costa è un pò povero sui dettagli (ruota, cappottina, minutaglie varie, baionette un pò rozze, rivestimento cheap) ma la struttura è davvero bella e realistica.