Ciao Giancarlo, come va?
Mi avrebbe fatto veramente piacere rivederti, ma credo proprio che non verrò alla terza prova di una grande "farsa" che qualcuno ha ancora la pretesa di chiamare " campionato italiano f3c/3d".
Già dalla gara di Venezia dello scorso anno (che era stata per me la goccia che aveva fatto traboccare il vaso) mi ero ripromesso di non partecipare più ad una competizione con giudici incompetenti e che non portano alcun rispetto per noi piloti, il nostro impegno, le spese e i sacrifici che affrontiamo.
Invece, anche quest'anno mi sono fatto abbindolare e, nonostante ciò che mi avevano riferito sulla gara di Empoli, ho deciso di presentarmi a quella di Carpi, convincendo anche un mio amico a partecipare.
Bhé, credo che peggio di così non potesse andare. Ormai l'incompetenza si è trasformata in arroganza a tal punto che i giudici insegnano a noi piloti a fare le manovre ed il rispetto è sceso ai minimi storici.
Ho visto:
- manovre di coefficiente basso (e per questo non eccessivamente difficili) eseguite quasi alla perfezione, ma valutate INSUFFICIENTI;
- differenze notevoli tra piloti che nelle valutazioni si traducevano in appena mezzo punto;
- un asprimento immotivato delle valutazioni del terzo lancio;
- giudici intenti a fare di tutto tranne che a guardare il volo del pilota di turno;
- e "dulcis in fundo"... un giudice mettersi in mutande con tanto di ravanata degli "zebedei" (in realtà questo io non l'ho visto, ma in tanti sì ed il giudice si è difeso affermando che fosse un costume).
Sono sempre stato un promotore delle competizioni e speravo che questo campionato italiano potesse diventare una cosa seria, ma visto che le cose, invece di migliorare, peggiorano, ho deciso che finquando vedrò i soliti nomi tra i membri della giuria, non parteciperò più ad una gara organizzata dalla FIAM.
Confido in altre federazioni, associazioni private o semplici appassionati che sapranno organizzare eventi dove chi viene per fare il giudice ha ben chiaro come va svolto il proprio compito (come al 3DX di Cassino dell'anno scorso).
Spero ci si possa rivedere comunque, prima o poi.
Un affettuoso saluto,
Massimo
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