Citazione:
Originalmente inviato da damgiu Pure i prodotti chimici bisogna far stagionare? |
Giuseppe, il fatto è che il polistirolo viene espanso con l'ausilio di vapore ad alta temperatura prima e poi, dopo opportuna "maturazione", viene iniettato negli stampi dove viene, con l'aiuto di alta pressione e temperatura ( vapore acqueo) cotto.
Prima dell'estrazione lo stampo viene raffreddato con l'acqua e questo provoca ulteriore vapore saturo.
Un pezzo di polistirolo appena estratto dallo stampo è spesso molto umido, a volte grondante, e l'umidità non è solo esterna ma pure interstiziale ed interna.
Lo stesso avviene nelle "blocchiere" con i blocchi ad uso edile e vario.
Hai presente tutti quei bruscolini presenti sui modelli in polistirolo ed EPP ?
Se noti non sono disposti a caso ma ben raggruppati in gruppi di quattro.
Ecco, quelli corrispondono ai microfori, 07-08 mm. di diametro, per l'entrata del vapore che cuoce le palline espanse.
Invece quegli abbassamenti circolari del diametro di 25 mm sulle superfici sono dovuti ad un montaggio poco accurato sullo stampo degli iniettori.
L'abbassamento corrisponde allo spessore del "fungo" o valvola, ovvero la testa mobile dell'iniettore, mediante il quale le palline di polistirolo vengono iniettate nello stampo.
Il migliore, ma costoso, metodo per eliminare l'umidità dal polistirolo espanso è costituito dalla permanenza in autoclave per un adeguato periodo di essicazione.