Visualizza messaggio singolo
Vecchio 21 maggio 09, 11:41   #21 (permalink)  Top
mauri1645
User
 
L'avatar di mauri1645
 
Data registr.: 23-01-2008
Residenza: palermo
Messaggi: 252
Citazione:
Originalmente inviato da Cesare de Robertis Visualizza messaggio
Da quel poco che ho assimilato sull'argomento, mi pare di poter concludere che le alette d'estremità sono molto difficili da calcolare bene e che comunque hanno efficacia solo entro ristretti regimi di volo. Vanno bene ad esempio su di un airliner che per gran parte del tempo si piazza ad 8000 m e viaggia a 950 km/h, ma su di un Extra 300 farebbero più male che bene. Concordo quindi con chi dice che sui modelli hanno senso solo a fini riproduzionistici, ma che per il resto è molto meglio un bel terminale tradizionale. L'unico (che io sappia) che ha riscontrato reali benefici dall'applicazione delle winglets è stato Mario Rocca sui suoi motomodelli. Lui però impiega i terminali Finch che essendo piegati all'ingiù sono potenzialmente soggetti a danneggiarsi più facilmente. Il principale effetto positivo da lui riscontrato è stato quello di un incremento virtuale dell'allungamento alare con conseguente diminuzione della resistenza indotta. Si badi bene che le sue non sono impressioni a capocchia. Rocca è un fisico, e dato che è stato sempre ai vertici della categoria e pure campione del Mondo lo si può ritenere abbastanza affidabile. Secondo me sarebbe interessante sperimentare i terminali Finch sugli F3K che hanno un inviluppo di volo molto simile ai motomodelli F1C: una salita "sparata" seguita da una lunga e lenta planata, possibilmente in termica.


----------
ciao...che intendi esattamente con incremento virtuale dell'allungamento alare?e questo si rispecchia nel coefficiente correttivo k presente nella formula della resistenza indotta dove è presente si un allungamento alare ma penso si riferisca all'allungamento proiettato in pianta....
mauri1645 non è collegato   Rispondi citando