Da quel poco che ho assimilato sull'argomento, mi pare di poter concludere che le alette d'estremità sono molto difficili da calcolare bene e che comunque hanno efficacia solo entro ristretti regimi di volo. Vanno bene ad esempio su di un airliner che per gran parte del tempo si piazza ad 8000 m e viaggia a 950 km/h, ma su di un Extra 300 farebbero più male che bene. Concordo quindi con chi dice che sui modelli hanno senso solo a fini riproduzionistici, ma che per il resto è molto meglio un bel terminale tradizionale. L'unico (che io sappia) che ha riscontrato reali benefici dall'applicazione delle winglets è stato Mario Rocca sui suoi motomodelli. Lui però impiega i terminali Finch che essendo piegati all'ingiù sono potenzialmente soggetti a danneggiarsi più facilmente. Il principale effetto positivo da lui riscontrato è stato quello di un incremento virtuale dell'allungamento alare con conseguente diminuzione della resistenza indotta. Si badi bene che le sue non sono impressioni a capocchia. Rocca è un fisico, e dato che è stato sempre ai vertici della categoria e pure campione del Mondo lo si può ritenere abbastanza affidabile. Secondo me sarebbe interessante sperimentare i terminali Finch sugli F3K che hanno un inviluppo di volo molto simile ai motomodelli F1C: una salita "sparata" seguita da una lunga e lenta planata, possibilmente in termica.
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