Ekkime!!!
Oggi ho tirato fuori lo stampuzzo per farvelo vedere.
Premesso che non si tratta di uno stampo che si può fare in cantina o in garage, in quanto necessita di particolari attrezzature per la realizzazione della carcassa in ferro, e lavorazione delle resine.
Per ciò che mi riguarda: problemi zero, in quanto far stampi di questo genere è esattamente il lavoro che faccio del 1988.
In ogni caso, giusto per info e per curiosità, vi faccio vedere se non il metodo di costruzione, almeno lo stampo finito e la sua funzione.
Sto coso che vedete, è lo stampo chiuso.
Visto così non è che ci si capisce molto, se non che è formato da una carcassa portante in ferro, che contiene lo stipato di quarzo e resina che costituisce lo stampo vero e proprio.
Ad un profano può apparire esageratamente robusto ma tenete conto che il poliuretano cosidetto "strutturale", quando gonfia arriva a spingere fino a 10 - 12 kg per ogni cmq, quindi lascio a voi il calcolo su quanto puo spingere anche con due semplici terminali alari.
Ed ecco come si presenta aperto.
Vediamo che è composto da 3 parti, incernierate tra loro e serrabili con particolari maniglie rapide.
All'interno, oltre ai terminali, si nota pure la sagoma del direzionale, abbandonato a causa del peso eccessivo per un combat ACES.
...peccato, era proprio venuto bene....
Per stampare, occorre prima serrare i gusci laterali, lasciando aperto la base che farà da coperchio.
Dalle fessure, verrà colato il poliuretano, composto da Poliolo e Isocianato che una volta a contato tra loro, cominceranno a "gonfiare" nella forma generando il pezzo voluto.
Naturalmente, anche il coperchio va chiuso e serrato rapidamente, altrimenti il poliuretano gonfiandosi deborderebbe in una malefica schiuma tipo "blob".
Dopo circa 15 minuti, si può aprire lo stampo ed estrarre i pezzi già belli e pronti, procedendo con una nuova stampata.
Figo eh!?!?
Per lo stampaggio occorre rivolgersi a ditte specializzate e comunque il prezzo del prodotto finito non è certo esoso.
Sayonara!!
Peppesan