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Vecchio 02 aprile 09, 10:27   #57 (permalink)  Top
Raviator
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Originalmente inviato da m.rik Visualizza messaggio
Quello di cui parli è un bilanciamento puramente statico (pale ferme che risultano di ugual peso) che non tiene conto del bilanciamento dinamico (pale in movimento).
Immagina pale leggerissime in balsa, puoi bilanciarle staticamente mettendoci un leggerissimo peso sulla punta di una e un grande peso sulla radice dell'altra. Staticamente restano in equilibrio.
Ora fai girare queste pale a 2.000 giri ti puoi immaginare che il peso posto sull'estremità è sottoposto ad una maggior velocità periferica e quindi ad una maggior forza centrifuga. Il peso sulla radice dell'altra avrà una velocità che rispetto all'altra è enormemente più bassa (per assurdo nullo se le pinze portapale fossero teoricamente vicinissime fino a sovrapporsi) come è eneormemete più bassa la forza centrifuga a cui è sottoposta.
Ora pensa invece all'altro effetto, quello giroscopico (quello che impedisce alle trottole dei bambini di inclinarsi) dove va a posizionarsi quando inizierai a dare passo ciclico per inclinare il piano di rotazione del rotore.
Infine pensa ad un terzo fenomeno dovuto alla flessione delle pale (che più grande o più piccolo c'è comunque aempre, anche nelle migliori in carbonio). Come sai quando dai ciclico, durante la rotazione una pala sale e l'altra scende. Con pale bilanciate in questo modo, quella dove il peso è sulla radice quando scende o sale non si fletterà, mentre quella col peso sull'estremità tenderà a flettersi verso l'alto dopo la salita e prima d'iniziare a scendere.

Penso /spero che esasperando l'esempio come ho provato a fare, sia riuscito a convincerti che non basta un bilanciamento puramente statico delle pale per un funzionamento "perfetto" di un rotore.

Ciao
E' chiaro che se uno vuole la perfezione è meglio fare coincidere tutto quello che è possibile, baricentri, masse, densità dei materiali ecc...
Però, se uno vuole ottenere un ottimo risultato senza rompersi troppo le balle si può usare il bilanciatore anche come dico io (cioè montare le pale sul bilanciatore alla giusta distanza senza trovare i baricentri prima e aggiungere un po' di nastro in cima a una delle due per equilibrarle).
Il bilanciamento che si ottiene in questo modo non è solo statico, ma anche dinamico, in quanto la forza centrifuga sulle pale sarà identica; la forza centrifuga a parità di velocità angolare dipende dal prodotto M*r (massa per raggio di rotazione baricentrico), è questo prodotto che deve essere costante (e che si rende costante utilizzando il bilanciatore), non i singoli termini.
Quindi quando tu parli nel tuo esempio di una forza centrifuga enormemente più bassa sei in errore, la forza centrifuga è esattamente la stessa.
La cosa importante è che le pale vengano fissate sullo strumento alla stessa distanza che avranno poi sul rotore, in modo che il baricentro del sistema cada esattamente sull'asse di rotazione, e il sistema sarà perfettamente equilibrato anche dinamicamente.
E' poi chiaro che se ci sarà una differenza di baricentro (e di massa) sarà comunque molto bassa, dell'ordine dei millimetri o dei decimi di millimetro, per cui non mi preoccuperei troppo degli effetti collaterali da te citati, a mio parere del tutto trascurabili, anche perchè l'asse giroscopico coinciderà comunque con quello rotorico.
Se poi non si ha un bilanciatore ben vengano lame di coltello, barre filettate e bicchieri, ma se si ha è meglio usarlo per risparmiarsi un po' di tempo e fatica, se no cosa si è comprato a fare?
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Quello che conta non é l'arma, é l'uomo. (Tremal Naik)
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