Citazione:
Originalmente inviato da piloto-ely Si una bella discussione per palati fini.. anche se credo che ormai con le tecnologie di costruzioni di pale in carbonio, costruiscono delle copie di pale praticamente identiche, forse nel tempo con la leggera ovalizzazione della boccola d'ottone si possa avere uno squilibrio però quello non si riesce a compensare.
Diversa cosa le pale in legno, infatti la forza centrifuga sulla pinza portapale, dipende da ogni singolo particella della pala che contribuiscono per la fc, se la densità lineare è uguale si avrà il baricentro nello stesso punto, ma nel legno
questo non è possibile, quindi deve essere ricavato con gli esempi postati.
Ciaoo.. |
Se cerchi qui sul forum, troverai amici che hanno avuto problemi di bilanciamento ed equilibratura anche con pale in carbonio "blasonate"; credendo che le due operazioni fossero già state eseguite in fase di costruzione, le hanno montate ad occhi chiusi, per poi rendersi conto del problema.
Citazione:
Originalmente inviato da m.rik Quello di cui parli è un bilanciamento puramente statico (pale ferme che risultano di ugual peso) che non tiene conto del bilanciamento dinamico (pale in movimento).
Immagina pale leggerissime in balsa, puoi bilanciarle staticamente mettendoci un leggerissimo peso sulla punta di una e un grande peso sulla radice dell'altra. Staticamente restano in equilibrio.
Ora fai girare queste pale a 2.000 giri ti puoi immaginare che il peso posto sull'estremità è sottoposto ad una maggior velocità periferica e quindi ad una maggior forza centrifuga. Il peso sulla radice dell'altra avrà una velocità che rispetto all'altra è enormemente più bassa (per assurdo nullo se le pinze portapale fossero teoricamente vicinissime fino a sovrapporsi) come è eneormemete più bassa la forza centrifuga a cui è sottoposta.
Ora pensa invece all'altro effetto, quello giroscopico (quello che impedisce alle trottole dei bambini di inclinarsi) dove va a posizionarsi quando inizierai a dare passo ciclico per inclinare il piano di rotazione del rotore.
Infine pensa ad un terzo fenomeno dovuto alla flessione delle pale (che più grande o più piccolo c'è comunque aempre, anche nelle migliori in carbonio). Come sai quando dai ciclico, durante la rotazione una pala sale e l'altra scende. Con pale bilanciate in questo modo, quella dove il peso è sulla radice quando scende o sale non si fletterà, mentre quella col peso sull'estremità tenderà a flettersi verso l'alto dopo la salita e prima d'iniziare a scendere.
Penso /spero che esasperando l'esempio come ho provato a fare, sia riuscito a convincerti che non basta un bilanciamento puramente statico delle pale per un funzionamento "perfetto" di un rotore.
Ciao |
Esattamente; hai spiegato molto bene i vantaggi di bilanciamento e equilibratura per un volo preciso e per una corretta risposta dell'elicottero ai comandi
Quindi, oltre a giovare alla meccanica, le due operazioni sulle pale migliorano anche le qualità di volo dell'elicottero
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