Citazione:
Originalmente inviato da Vituperio Scusate se vado OT, ma volevo dire a Paolo che capisco il suo stato d'animo verso "quello che è cinese"... ma purtroppo mi sa che dovrà rassegnarsi... nel senso che gran parte dei prodotti, di qualsiasi marca, spesso anche italiana sono ormai prodotti in Cina...
Speriamo che lo sviluppo di quel paese porti anche la diritti e condizioni di vita più umane per tutti, i costi del lavoro saliranno e si riequilibrerà lo squilibrio attuale che richiama tutte le imprese a produrre laggiù... |
la cina stà avendo la stessa parabola di sviluppo che ha avuto il giappone negli anni 50, anche i giapponesi in quegli anni lavoravano a palla anche 10-12 ore al giorno e per pochi soldi, e si erano specializzati a copiare tutti i prodotti occidentali, poi piano piano si sono evoluti, le maestranza hanno giustamente preteso condizioni di vita migliori e stipendi adeguati, ed ora sono alla pari come noi occidentali, e anche la cina seguirà questo percorso, come d'altrone lo abbiamo seguito noi e i tedeschi dopo la fine della II guerra....è una parabole che compiono tutti i paesi sottosviluppati, o che escono da una guerra, e le leggi del capitalismo sono subito pronte ad andare ad investire propio in quei paesi per il basso costo della manodopera, vedi la romania, polonia, ecc, fin che dura....