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Vecchio 30 marzo 09, 14:34   #7 (permalink)  Top
FrancoC.
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Originalmente inviato da google Visualizza messaggio
Ma per stabilire le ore di ricarica, se non sbaglio, c'è qualche formula in quanto non sono sufficienti i mha di ricarica per un numero di ore ma va anche moltiplicato per qualche coefficiente. Purtroppo non ricordo.... forse moltiplicato per 1,6.
Esempio: la batteria è da 2000 mha e la carichi a 0,200 mha.
2000:200 = 10
quindi le ore per la ricarica scaturiscono nel seguente modo:
200mha x 10 = 2000, quindi 10 ore per ricaricare, ma questi non sono sufficienti e quindi bisogna moltiplicare ancora per un coefficiente..... mi sembra 1,6.
Vediamo cosa ci dice Franco C, espertissimo nel settore.
........... esagerato .....
Generalmente 1,4/1,6; occorre tenere presente che trattandosi di cariche molto basse (lente) il coefficiente non è molto determinante, nel senso che con così poca corrente immessa, anche se ci si dimentica la batteria sotto carica, anche per molte ore, non succede nulla: il surplus di energia viene tranquillamente smaltito sotto forma di calore.
Dirò di più: una leggera sovraccarica "ogni tanto" contribuisce a livellare le tensioni delle varie celle (equalizzazione). Infatti, supponendo un pacco con celle fortemente sbilanciate, appena la tensione di una cella raggiunge il massimo il voltaggio non cresce piu (si scalda) e così anche le altre possono raggiungere lo stesso livello.
Attenzione, però, è bene non dimenticarsi troppo spesso le celle sotto carica; una volta ogni tanto passi, ma le sovraccariche ripetute rischiano di provocare, nelle NiMH, il "lazy battery", quindi prudenza ......
Questa regola del coefficiente di carica va applicata solo per correnti basse, non superiori ai 0,2/0,3C, con l'accortezza, se si caricasse a 0,3C, di moltiplicare per 1,2/1,3 max.
FrancoC. non è collegato   Rispondi citando