Il primo Calipso aveva le ali e i timoni in polistirolo rivestiti balsa, carrelli retrattili, alettoni a strip con servo centrale sulla parte posteriore della cappottina, aveva terminali alari arrotondati; fusoliera con tunnel per risonanza e direzionale piuttosto squadrato. Il peso si aggirava intorno ai 3,7 kg. Il modello MK2 perdeva il tunnel centrale, ma acquistava alettoni a torsione in estremità -terminali tronchi, ali rivestite in obece, carrello in tondino di acciaio sulla fusoliera, timone direzionale di maggior superficie, peso leggermente più elevato. L'ultima versione è la più pesante con le ali rivestite in Mantuapoxi. In questo caso un motore da 15 cc. è più indicato.
Certo che il Calipso di Prettener era un'altra "macchina"! Da vicino non era una bellezza: la fusoliera era scatola di balsa con arrotondamenti in polistirolo-legno (balsa, obece?) rivestita in Monokote; in volo grazie ai pollici di Prettner disegnava cerchi e linee meglio di compasso e riga.
Se hai il modello 1 costruiscilo leggero e rivestilo in termoretraibile; se hai le altre versioni un 15 cc. con risonanza è la scelta, a mio parere, più indicata.
Su ABS e Duraflex, De Robertis ha, come al solito, illustrato con grande competenza la questione; io ho ancora un Alcione, un Radar 5 e uno Stuka VVC costruito R/C degli anni '70 in apparente ottimo stato ma la plastica utilizzata grida ancora vendetta allo spirito modellista!
Buona costruzione! GG
P.S. Ho provato tutte le tre versioni del Calipso!
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