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Vecchio 07 novembre 05, 22:26   #20 (permalink)  Top
FrancoC.
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Originally posted by fox24mdm@07 novembre 2005, 20:55
in realtà le winglet sono oggetto di molti studi negli ultimi anni, hanno principalmente una funzione abbastanza evidente ossia nella parte superiore dell'ala l'aria si trova ad una pressione ovviamente minore rispetto a quella inferiore per il pricipio di bernulli ora senza considerare gli aspetti legati alla deflessione quello che accade in prossimità delle estremità alari è la formazione di vortici (proprio per via di questa differenze distribuzione di pressione) che hanno due effetti sgradevoli il disturbo della portanza generata in questa sezione e la generazione di una resistenza indotta dovuta al moto rotatorio dei vortici...
le winglett hanno il compito di diminuire considerevolmente questi vortici aumentando efficacemente l'efficenza

ps cmq è vero nel libelle originale non ci sono
Le winglets o, più precisamente, "Alette di estremità Whitcomb", sono state studiate e messe a punto dalla NASA non solo al fine di ridurre la resistenza indotta, ma anche di avere un'incremento di spinta dovuto al flusso che dall'intradosso passa all'extradosso e "colpisce" lateralmente (esternamente) l'aletta, che è profilata e dotata di incidenza, negativa rispetto alla direzione del moto. (Avete presente una pala di un mulino a vento ............, ecco).
Inizialmente erano costituite anche da un'aletta (piccola) nella parte inferiore/anteriore dell'estremità, oltre che da quella posteriore/superiore.
Come ho già detto in altri post, queste alette sono frutto di calcoli aerodinamici complessi, diversi da velivolo a velivolo, e ottimizzate per range di velocità abbastanza costanti. Sono delle vere e proprie mini ali e, come tali, dotate di un ben preciso profilo con caratteristiche dipendenti dal progetto e dall'impiego. Molto importante, quindi, il NdR.
Ora, pretendere di adottarle "toutcourt" nei nostri modelli e contare su un certo qual rendimento mi pare, senza offesa, illusorio, se non altro (senza contare i calcoli necessari e, forse, non alla portata di chiunque, mia no di certo), per l'esiguo NdR a cui si troverebbero a lavorare viste le dimensioni.
Sono SOLO fonte di resistenza.
Se poi si vuole riprodurre un aliante che le adotta nel vero, è chiaro che ci saranno anche sul modello; ma sperare in un rendimento positivo.........
Nei nostri modelli meglio le Tips a becco.
Altra cosa.
Nei nostri modelli, per ottenere un guadagno pari a quello "teoricamente" promesso dalle Winglets, è sufficiente aumentare l'apertura alare di circa una volta e mezzo la misura della corda di estremità (si aumenta l'allungamento); l'estremità è di 14cm? Si aumenta l'apertura della semiala di 21cm.
E questo garantisce un aumento di rendimento "reale", non "teorico", senza la complicazione e l'"ingombro" delle alette.
E poi sono ................................ BRUTTE!
FrancoC. non è collegato   Rispondi citando