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Originalmente inviato da grakula In effetti penso che fare una barca priva di qualsiasi controllo sia estremamente complicato, mi vengono in mente le barche della ticinese cup, ma almeno quelle avevano una sorta di timone a vento |
Il timone a vento può essere utile, ma con un buon progetto e una buona regolazione se ne può fare anche a meno perchè è l'insieme barca più vele a fare da timone a vento.
Era un giochino che facevo già quando avevo 12 anni e in mare seguivo con l'optimist i modelli che avevo allora (che non avevano nessun rc): una volta ben regolati e messi sul bordo tenevano l'andatura per decine di minuti in mare aperto. La migliore prestazione, se non ricordo male, era stata di circa 1 km in linea retta in poco più che 20 minuti con un barchino di 70 cm e senza interventi dall'esterno. Doveva essere il 1980 o giù per lì, a Varazze, andando di bolina con 5 o 6 nodi di vento da davanti ai cantieri baglietto fino alla foce in centro al paese. Qualche giorno fa
Se poi volessimo fare tutto per avere anche la massima perstazione, ma anche la massima complessità, si dovrebbe aggiugere il timone a vento a una barca ben equilibrata in modo da poter usare tutta la potenza delle vele senza perderne una parte per l'equilibratura.
E' il gioco che fanno in full scale con i vari open per i solitari, che però prevedono di essere invelati + o - e regolati in funzione delle condizioni.
Nel suo modello per l'università non può cambiare le vele al variare del vento, quindi è tutto ancora più difficile.