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Vecchio 03 marzo 09, 23:33   #9 (permalink)  Top
manubrio
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Originalmente inviato da blanik64 Visualizza messaggio
dunque..a cosa serve il differenziale negli alettoni??? sembra una domanda da "chi vuol essere milionario" invece è presto detto.
da esperienze personali e più semplicemente ragionando funziona così:
parlando in termini se si vuol dire profani ma solo per farsi capire il più semplicemente possibile ogni movimento ..di alettoni -piani di quota -direzionale o altro non producono altro che un "freno"agendo sì con assi diversi ma pur sempre un freno.
in sostanza se devo virare a sinistra l'alettone sinistro si alza e quello destro si abbassa.....sembra un controsenso ma non lo è ...e quì entra in gioco il differenziale..ovvero per girare a sinistra io..sì..alzo l'alettone sinistro e quindi
abbasso l'ala sx ma soprattutto la "rallento"la freno...cioè gli faccio fare da perno..quindi l'ala esterna alla virata DEVE essere più veloce di quella interna...se se nell'ala dastra abbasso l'alettone in eguale misura io automaticamente produco una forza frenante praticamente uguale e la rallento troppo... in questo modo quando si vira la coda tende a cadere
impedendo di fatto a volte la virata...
motivo per cui l'alettone interno alla virata deve per forza essere regolato
con un'escursione sensibilmente maggiore rispetto all'alettone esterno
..uno frena e l'altro in pratica aiuta (ma non troppo)
ecco perchè sia nei modelli che negli alianti veri si usa virare anche usando
abbinati agli alettoni il DIREZIONALE di coda appunto per alzare la coda e
favorire la viratacompensando in parte l'ala esterna che tende a frenare.
alcuni poi usano lo "slip" ovvero gli alettoni muovono solo verso l'alto e solo l'alettone interno alla virata.
tengo a precisare che ho cercato di esprimermi con termini il più semplicemente possibile e comprensibili a chi si stà avvicinando al volo a vela.
altra cosa ma importante....tuttoquesto và applicato in proporzione al tipo
di modello e alle condizioni presenti al momento del volo..ovvero....
quanto più bassa risulta termica o dinamica e maggiore sarsaranno le percentuali di differenziale in quanto il modello vola più lentamente.
viceversa in caso di dinamica sostenuta e ad esempio si ha un modello
acrobatico si ha una velocità alta e costante (come volare con un modello a motore) rendendo superfluo il differenziale.la dinamica fà da motore .

riepilogando il differenziale và applicato in base al modello che si usa ....acro --da termica -ecc.ecc.
alle condizioni presenti dove si vola.....
generalmente è usato da tutti in pianura...(non c'è dinamica là)

la quantità.varia a seconda del tipo di modello appunto lento o veloce pendio o pianura

spero di essermi spiegato sufficentemente e di non aver tralasciato nulla ..
non siamo tutti professori e a volte ci risulta complesso trasmettere tutto quelloche abbiamo appreso con l'esperienza e la compagnia di chi al tempo ne
sapeva più di noi.
spero di esseti stato utile in qualche modo.....
ciao da paolo
secondo me sei stato chiarissimo.
Aggiungerei che per ali poco allungate il differenziale è poco importante, anzi forse è meglio dire che conta poco o che meno ne metti meglio è. Per ali molto allungate trovo che escursioni di 3:1 siano un buon punto di partenza per non frenare troppo l' ala esterna e permettere una buona rotazione (che comunque necessita di deriva).
La deriva spesso non basta a contrastare l' imbardata inversa su ali allungate. Io nel passato ho avuto un modello che inclinato di 45 gradi a sinistra stallava con l' ala destra (e flippava in stallo da quella parte , quella opposta alla virata). E viceversa. Senza differenziale. Con il differenziale suggerito nel manuale era perfetto.
Drela (chi vuole trova il link nell' altro post) ha sicuramente ragione ma ho il sospetto che la sua osservazione fosse in particolar modo riferita alla F3K, e come dice lui, per non non fare abbassare il muso del modello in virata. Io negli alianti allungati preferisco tirare leggermente sull' elevatore per tenere su il muso ma avere l' ala esterna non frenata. E spesso anche alcuni acro beneficiano di una certa quantità di differenziale (anche se ne sto usando meno che in passato) che riduco o tolgo del tutto in velocità ed in manovra.
Valentino, che è Valentino, un giorno mi mise in mano il suo aliante e giuro non riuscivo a pilotarlo decentemente, mentre lui ne traeva un volo elegantissimo. La differenziazione non la prevede.
Tutto di deriva, spirali sempre strette e cattive con il muso in giù. Ed era la deriva a tenere giù il muso.
Si tratta anche di abitudine.
Ciao
Stefano Cantadori
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