Ciao Michele,
non volevo essere "caustico" e non disturbi affatto, solo che questa cosa è stata chiesta innumerevoli volte in questa stessa sezione e ripetere sempre le stesse cose, talvolta può essere meno accattivante che affrontare nuovi argomenti.
I vari titoli sinceramente non li ricordo, ma la funzione "cerca" con chiave dBm sicuramente li estrarrà in un lampo.
In tutti i casi, quanto riportato nel mio mesaggio precedente riassume la cosa, vista esclusivamente in chiave tecnica da chi... ha una vaga competenza della cosa ed a questo punto non serve a molto che tu vada a cercare i post precedenti, e brevemente ti faccio un riepilogo della cosa.
Considera come prersupposto che le "chiacchiere" che circolano sono in gran parte dovute a "leggende metropolitane" e alla scarsa conoscenza non tanto di elettronica ma di radiofrequenza in generale e, anche se non ho più radio in VHF (le mie comunque avrebbero circa 30 anni....) credo di poter affermare che NIENTE che sia destinato al modellismo trasmette con 800 mW al connettore d'antenna, siano esse a 27, 35 40, 70 o 72 MHz.
Al massimo, nelle frequenze più basse, avremo 800 mW ASSORBITI dallo stadio finale che raramente avrà un rendimento superiore al 30 % e quindi si avranno in antenna più credibilmente 200-250 mW, perfino eccessivi per le portate che ci necessitano; fra l'altro il rapporto fra potenza diretta e potenza riflessa di un'antenna a stilo telescopica (lunghezza incerta), la cui lunghezza risulta necessariamente "drogata" da un circuito di carica che la faccia risuonare a "circa" un quarto d'onda e la cui ortogonalità al suolo è assai dubbia, non può che risultare mediocre.
Un R.O.S. (rapporto onde stazionarie) elevato mal si sposa con potenze (relativamente) elevate e stadio finale dall'incerta ventilazione: il concetto è che ad un transistor al quale si "sprema" quasi 1 W in condizioni di scarso o nullo raffreddamento, sarebbe facilmente indigesto un alto valore di potenza riflessa, con conseguente rischio di dipartita dello stesso nel bel mezzo di un volo....
Quì mi fermo nel riferirmi agli stadi in VHF e ritorno a quelli in SHF (2.4) di cui chiedevi indicazioni; magari in un'altra occasione potremmo trattare la cosa per sfatare le leggende che parlano di "moduli potenziati" ed altre amenità.
Ti consiglio comunque di leggere il post riportato all'inizio della sezione, intitolato "lunghezza delle antenne in 2.4 GHz", dove potrai trovare alcuni utili spunti.
Tornando alle radio USA, le stesse sono configurate in modo da emettere con potenza pari a 23 dBm EIRP, ovvero una potenza teorica irradiata dall'antenna (letta quindi "fuori" dalla radio, senza connessione elettrica, in camera anecoica, con un "ambaradan" non indifferente) di 200 mW.
Le antenne utilizzate sui 2.4 GHz sono praticamente sempre dei dipoli in quarto d'onda (circa 30 mm di elemento attivo + circa 30 mm di polo freddo = 1/2 lunghezza d'onda, che vale circa 122 mm) ed intrinsecamente forniscono un guadagno di 2.1 dB rispetto al dipolo isotropico (astrazione matematica idealmente puntiforme con distribuzione omogenea e sferoidale del campo irradiante).
Per raggiungere quindi i 23 dBm di potenza irradiata ne basterebbero 20.9 al connettore d'uscita + 2.1 "guadagnati" dall'antenna, meno 0.2 dB (moolto ottimistici) per le due connessioni del cavo coassiale ed altri 0.2 dB (moooooolto ottimistici per i nefandi cavietti in uso) per la spanna di cavo che collega il finale RF al dipolo, che si trova appunto negli ultimi 60 mm dell'antenna in trasmissione: ergo i produttori "tarano" i trasmettitori per una potenza nominale d'uscita di 21.3 dBm (viene sempre emesso qualcosa in meno) che sono pari a 132 mW, se tralasciamo i decimali.
In realtà il calcolo è ottimistico ed è più che ragionevole che, fra perdite di connessione, evidentemente fatta con connettori molto poveri in questa gamma di frequenze, e perdita del minicoassiale classe "Mattel" si avranno si e nò 20 dBm, ovvero 100 mW, più i soliti 2.1 dBi.
Per ragioni di normativa, il prodotto destinato all'Europa (non all'Italia, per ora) viene calibrato per irradiare 100 mW ( o +20 dBm) EIRP, e quindi in uscita allo stadio RF avremo poco meno di 90 mW (effettivi e rilevati durante i test eseguiti in Germania su richiesta di Horizon, credo), che assommati ai soliti 2.1 bDi ci portano ad avere 100 mW EIRP.
Ora, posto che i paventati 800 mW sono solo nelle fantasie di chi ha scritto quell'inutile relazione (ci vorrebbe poco a chiedere una consulenza prima di fare figuracce con una nazione di appassionati), si potrebbe obbiettare che quelle USA sono "mostri" da 150 mW e quelle EU sono delle povere infelici depotenziate e che le prime arrivano su Marte, mentre le seconde hanno bisogno del "viagra" per coprire un campo da calcio.... ebbene, si tratta dell'ennesima cavolata, che non sentirete MAI nominare da un addetto ai lavori.
Il campo elettromagnetico emesso da un trasmettitore si valuta su una scala logaritmica, talchè per raddoppiare il segnale emesso devi elevare al quadrato la potenza d'uscita e quei 50 mW (teorici) in più non cambiano proprio nulla, per strano che possa sembrare (sempre che non si voglia misurare la differenza di portata con un righello...).
Quì mi fermo, anche perchè ti sarai già (giustamente) annoiato, considerando che dal punto di vista pratico i prodotti USA ed EU sono sovrapponibili: se nel passaggio precedente ti sono sembrato un pò "brontolone" sii paziente, in fondo sono un bravo ragazzo (di taaanti anni fà....)
Mi scuso con tutti per il "pistolotto" domenicale.
Ciao
Renzo
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Un bel tacer non fù mai scritto....
Ultima modifica di re60cnc : 15 febbraio 09 alle ore 18:54 |