Mi sembra che stiate gettando la spugna troppo facilemente...
Premesso che ne ho già messo assieme una in depron da 3 da 30 cm che sta assieme con una ordinata e 2 pezzettini di rinforzo, sono ben convinto che almeno fino a 80 cm ci si possa arrivare.
L'idea è di non dover fare nessun fasciame e di non carteggiare proprio nulla se non le giunture dei vari spigoli, altrimenti addio alla placcatura superficiale della lastra di depron e ai vari vantaggi.
Poi bisogna sfatare almemo un paio di miti: il primo è quello della rigidezza di parete dello scafo, che su un modello da circa un metro o meno conta... proprio nulla se si rimane nei limiti del ragionevole.
il secondo è che una barca debba essere una specie di mobiletto galleggiante a prva di tutto. L'obbiettivo è fare un giocattolino, non vincere l'italiano IOM o andare nei 40 ruggenti.
Comunque, visto che una barca da 4 kg con 2 di bulbo sembra troppo difficile, almeno come prima esperienza, potremmo provare ad abbassare il tiro a qualcosa di più facile:
diciamo di stare negli 80 cm e nei 1500 grammi con circa metà del peso nel bulbo.
Daltronde prima si sono fatti gli shock flyer indoor e poi l'acrobatico da 3 metri tutto in depron
I carichi grossi li abbiamo sulle sartie, e allora potremmo:
- soluzione 1: toglierle favendo l'albero incastrato in una scassa solidale a quella della deriva: fine dei carichi delle sartie non ci sono più.
- soluzione 2: con del compensato da 1,5 mm fare un prisma triangolare (3 striscie di compensato incollate tra loro) che collega deriva e scassa dell'albero: un lato è solidale alla coperta e gli altri due sono triangolazioni che collegano il piatto della coperta con il fondo dello scafo, della scasa dell'albero e della deriva. Dato che un prisma triangolare è indeformabile si prederà tutto il carico di deriva e sartie: lo scafo potrà fare "figura" ma non vedrà nessun carico
Poi avremmo il problema dello strallo di prua e poppa.
- Soluzione numero 1: li togliamo tutti e due perchè usiamo un armo a balestrone... niente sartie, niente stralli
- Soluzione numero 2: mettiamo un tubino di carbonio da 4 che corre sotto alla coperta e va a prua a e poppa ai rispettivi attacchi e un tirantino (filo di kevlar da pesca ad esempio) che parte dal punto più basso della scassa al punto di attacco a prua e a poppa. Tirantino legato e bloccato in opera con una goccia di ciano e abbiamo finito... tutti i carichi a flessione dati dall'albero sono finiti lì.
Per fare una similitudine indoor, è la stesso concetto delle fusoliere tipo shockflyer triangolate o con il depron o con i tirantini di carbonio da 1 mm.
Nihil novi sub solem... solo trasferimento di utilizzo da una disciplina all'altra.
Ora ci rimane il problema della deriva:
Con un tubetto di carbone da 5 (idem dell'albero) si fa il longherone monolitico allo scafo/attacco albero della deriva: parliamo di 80 cm max di barchino e 700 grammi di bulbo per una deriva da 25 cm.
Un depron davanti e dietro (o spesso 3 mm attorno ad inglobarlo tipo ala con tubo interno) e la deriva è fatta.
Stesso principio delle fusoliere da indoor ad esempio del Reflex di Paisan la Roux del 2004.
Il timone si puo fare più o meno allo stesso modo: un depron da 3 sagomato e rivestito anche solo di plastica adesiva con l'asse incollato dentro (ferro da calza di alluminio da 3) che fa anche da longherone.
Lo scafoi si compone di pannelli incollati di testa tra loro con pochissime ordinate dentro, addirittura si può quasi pensare di montarlo in mano con nastro di fibra messo all'interno e poi metterlo bene in quadro dopo inserendo la strutturina di albero e deriva.
Alla fine lo si può rivestire in oracover light o altri termoretraibili meno pregiati.
Quelli light sono più facili da applicare e vanno a temperature più basse tirando molto poco sulla struttura.
Comunque ho sempre rivestito il depron senza problemi perchè tiene veramente bene la temperatura... chi ha cercato di piegarloa caldo sa bene quanto va scaldato per riuscire a deformarlo.
Se non piace il film termoretraibile, c'è sempre la plastica adesiva: il vinile è molto facile da applicare e deformare con un asciugacapelli.
Direi che a questo punto i vari problemi strutturali sono più o meno risolti...
Chi pensa di avere un disegno carino a spigolo da poter utilizzare per un minitest?
C'è qualcuno che si fa solleticare dall'idea e a cui piacerebbe provare?
Saluti